"È scritto anche in una sentenza che c'è stato un depistaggio nelle indagini sulla strage di via D'Amelio, forse il più grande depistaggio delle storia giudiziaria italiana". Sono le parole del procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho, oggi in via D’Amelio in occasione del 26esimo anniversario della strage in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della scorta.
"Su questo aspetto certamente si stanno svolgendo approfondimenti - prosegue il procuratore -, le procure competenti stanno indagando, tanto che la recente inchiesta della Procura di Caltanissetta evidenzia contestazioni che riguardano proprio il comportamento di funzionari della Polizia di Stato che avevano all’epoca svolto indagini".
"Io però vedo anche gli aspetti positivi delle ultime acquisizioni - ha aggiunto -, soprattutto degli orientamenti di una giurisprudenza che non è più poco chiara nell’esprimere valutazioni e le esprime in modo molto evidente. Questo è già un passo in avanti fondamentale. Credo inoltre che si è diffusa la consapevolezza tra tutti, magistrati e polizia giudiziaria, che la nostra democrazia ha come pilastro una giustizia che sia verità e che possa ricostruire i punti oscuri".
Nel video le interviste a Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo, il ministro della giustizia Alfonso Bonafede, Francesco Milici, presidente dell'Associazione nazionale magistrati.
immagini di Marcella Chirchio
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