PALERMO. Paolo Liga, boss bagherese fermato oggi dai carabinieri per mafia ed estorsione, coordinava la gestione del racket del pizzo insieme alla sorella Rosaria Maria. Lo hanno accertato i carabinieri che hanno fermato entrambi. In cella anche Claudio e Riccardo De Lisi, Giuseppe Sanzone e Salvatore Farina.
I Liga sono nipoti dello storico capomandamento Pino Scaduto, arrestato a ottobre. Tra le estorsioni scoperte quella, commessa a partire da aprile 2014 e andata avanti fino a tutto il 2016, al titolare di una società che opera nel settore della fornitura di servizi di sicurezza per locali notturni della zona.
Rosaria Liga partecipava attivamente alla raccolta del denaro destinato, in quel momento, anche a finanziare la latitanza del fratello che, nel 2015, era sfuggito allora alla cattura disposta nell'operazione antimafia denominata Reset 2.
Le indagini hanno accertato il ruolo di Liga e dei De Lisi anche nel taglieggiamento a un intermediario finanziario di Bagheria (come si vede in queste intercettazioni), costretto a cedere la propria auto a fronte di una richiesta di 50mila euro da parte del clan.
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