PALERMO. Lotta alla mafia a 360 gradi, maggiore sicurezza in città con un contrasto anche alla microcriminalità diffusa e un occhio vigile anche verso fenomeni come immigrazione e terrorismo. Questi i temi toccati durante la conferenza stampa dal nuovo questore di Palermo, Renato Cortese, che è tornato a lavorare a Palermo dopo 20 anni.
“Torno in una Palermo diversa, dove la mafia è presente ma non vuole attaccare più il cuore della Stato. Cosa nostra rimane però insidiosa. Il mio obiettivo è quello di aumentare la percezione di sicurezza dei cittadini palermitani. Loro sono i nostri datori di lavoro. La gente si deve sentire più tranquilla anche nel proprio quartiere. I nostri uomini dovranno tenere sotto controllo fenomeni come lo spaccio e la prostituzione. I cittadini devono essere protagonisti per aumentare la sicurezza della città”.
Renato Cortese stima gli uomini che fanno parte della sua nuova squadra e che lavorano in Questura a Palermo e nei commissariati. Il suo obiettivo è quello di: “Lavorare in sinergia sia con le altre forze di polizia, con le istituzioni come Comune e Regione”.
Il questore ha evidenziato, inoltre, come sia alta l’attenzione delle forze di polizia su immigrazione e terrorismo. “Palermo è una città dove sbarcano migliaia d’immigrati e per questo l’attenzione deve rimane alta”.
Necessaria anche una riflessione sul boss latitante Matteo Messina Denaro, Cortese sottolinea che: “Il pensiero è ovviamente quello di volere mettere fine alla latitanza. C’è chi lavora tutti i giorni per raggiungere questo obiettivo. Ma la cattura del latitante non è la fine di un’organizzazione criminale come Cosa nostra. La nostra attenzione sarà mirata a capire le dinamiche all’interno della struttura criminale nel territorio”.
Sui possibili rischi di riorganizzazione dei clan mafiosi anche dopo arresti di personaggi eccellenti il nuovo questore precisa che: “Ci sono segnali importanti che stiamo monitorando. Boss di spicco vengono giornalmente scarcerati e i loro movimenti vengono costantemente seguiti. Ma non vanno trascurati neanche i capi storici sono in carcere”.
Renato Cortese è orgoglioso di tonare a Palermo e ringrazia il capo della polizia di avergli affidato questo incarico di questore.
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