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Corruzione, Cantone: «A controllare siano anche i cittadini»

PALERMO. «Più che repressione e, nel diritto che verrà, invasioni di microspie e pugno duro, ci vuole fiducia dei cittadini nell’amministrazione, che deve meritarsela in concreto attuando subito i piani anticorruzione».

Fra lectio magistralis e stato dell’arte sulla corruzione in Italia, la partecipazione del presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone, ieri allo Steri di Palermo, alla presentazione della rivista, a cura di docenti del Dems Angelo Cuva e Salvatore Costantino, «Le radici istituzionali della corruzione sistemica e l’azione di contrasto».

Volume monografico a più mani, grazie alla collaborazione con il Comando regionale Sicilia della Guardia di finanza, «antologia» degli atti del corso tematico dell’Università.

Nella sala magna del Rettorato c’erano anche, oltre al rettore Fabrizio Micari e ai due docenti, il comandante regionale delle fiamme gialle, il generale Ignazio Gibilaro, e il procuratore aggiunto Dino Petralia.

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