PALERMO. Ville, terreni, un'impresa che vendeva frutta, verdura, cibo e bibite, macchine agricole e soldi. Una piccola fortuna. Non tanto piccola, visto che è stata valutata circa un milione di euro. Una fortuna, ora sequestrata, che apparteneva, secondo il personale della sezione patrimoniale dell’ufficio misure di prevenzione della polizia, a un pregiudicato palermitano, Francesco Antonino Fumuso, 49 anni, ritenuto dalle autorità vicino alla famiglia mafiosa di Villabate.
Su proposta avanzata dal questore di Palermo Guido Longo, il tribunale di Palermo (Sezione Misure di Prevenzione), ha emesso il decreto con cui ha disposto, nei confronti di Fumuso, il sequestro di beni per circa un milione di euro.
L'uomo è un soggetto ritenuto dalle autorità particolarmente pericoloso e con una costante propensione a commettere delitti: annovera infatti numerosissimi precedenti penali, legati soprattutto alla gestione di imponenti traffici di sostanze stupefacenti, come cocaina e hashish, finalizzati ad alimentare i mercati dello spaccio in particolar modo di Villabate e Misilmeri, e che fanno dello stesso un leader indiscusso nel settore del narcotraffico, ed è stato più volte processato e condannato con l'accusa di ricettazione e traffico di internazionale di auto rubate, favoreggiamento, bancarotta fraudolenta aggravata.
Fumuso già in passato era stato indiziato di essere “uomo d’onore” della famiglia mafiosa di Villabate. A luglio, nell’ambito dell’operazione denominata “Tiro Mancino”, condotta dalla squadra mobile di Palermo, il pregiudicato, insieme ad altri familiari tra cui il figlio Antonino, era stato, in virtù del ruolo di primissimo piano svolto nell’ambito dell’associazione a delinquere dedita al narcotraffico, accusato Fumuso, insieme ad altre persone, per l’approvvigionamento, al fine di spaccio, di ben 420 chili di hashish, acquistati in Emilia Romagna e sequestrati il 31 luglio 2013.
Le indagini patrimoniali esperite da personale dell’ufficio misure di prevenzione della Questura di Palermo sul quarantanovenne e sul suo nucleo familiare hanno permesso di certificare redditi definiti "modesti" rispetto agli acquisti ed investimenti effettuati da Fumuso e dai suoi familiari, intestatari , meramente formali, di beni. Sotto la lente d'ingrandimento anche la compravendita di numerosi beni mobili ed immobili e la costruzione di una lussuosa villa, oltre all'attività di vendita di prodotti ortofrutticoli, alimentari e bibite.
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