PALERMO. Una villa confiscata alla mafia e assegnata al Comune è la nuova sede per le associazioni buddhiste. Il bene è stato assegnato dal Comune di Palermo al Centro buddhista Muni Gyana e alle associazioni in rete del progetto Ponti sottili.
La villa si trova in via Grotte Partanna, 5 e ospiterà meditazioni, lezioni, conferenze, gruppi di studio.
All’inaugurazione presente il venerabile Lama Monlam – novantenne, molto seguito e rispettato anche per le sue doti di guaritore e la profonda conoscenza della pratica buddhista; Franco Battiato; Lara Gatto, presidente della Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana; Giorgio Raspa, presidente dell’Unione Buddhista Italia; il sindaco di Messina, Renato Accorinti, anche lui seguace del Dalai Lama.
"Un grande passo in avanti, questa sede - si legge in una nota -. Sia il Centro Muni Ghyana che le diverse associazioni troveranno qui un punto di riferimento e un ambiente armonioso dove proporre le discipline, seguire gli insegnamenti, confrontare le diverse tradizioni, partecipare alle sessioni di studio e alle conferenze, oltre che ad una ricerca congiunta che indaghi la natura della realtà e della mente, promuovendo il rispetto come principio fondante della convivenza. Ognuna delle associazioni ha una sua linea specifica che verrà messa a contatto e in rapporto con le altre, con l’intento comune di creare benessere, ma anche interventi culturali e sociali sull’intero territorio e la città".
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