PALERMO. "La mafia non molla ma nemmeno lo Stato. Anzi, lo Stato fa di più. Il di più è stato un progredire di leggi e soprattutto un'azione fortissima sul regime detentivo e anche sulla aggressione patrimoniale, perché non va mai dimenticato che i mafiosi mettono in conto la possibilità di finire in carcere, ma non di stare al 41 bis e poveri".
L'ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, alla caserma Lungaro per deporre una corona di fiori in ricordo di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli uomini della scorta morti nella strage di Capaci nel 1992. "Abbiamo puntato sulla confisca dei beni e sul carcere duro - ha aggiunto - ed è quello che continueremo a fare".
Immagini di Marcella Chirchio
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