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Operai in sciopero, così si fermano i cantieri di viale Lazio e via Amari a Palermo

PALERMO. I 40 lavoratori del cantiere Tecnis di Palermo impegnati nell'appalto dell'anello ferroviario sono in sciopero anche oggi dopo la decisione del Cda dell'azienda di ritirare il piano di ristrutturazione del debito. Chiedono certezze sulle loro retribuzioni, sia quelle di settembre e ottobre contenute nel piano di ristrutturazione e adesso 'congelate', che per i mesi di gennaio e febbraio.

"Il pagamento degli stipendi arretrati, la certezza di poter comunque la retribuzione maturata - affermano i segretari generali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil Palermo Ignazio Baudo, Antonio Cirivello e Francesco Piastra - è dirimente per la ripresa dell'attività produttiva. Il cantiere anche oggi è fermo. Attendiamo notizie sulla convocazione del tavolo prefettizio".

I segretari di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil ieri avevano incontrato il prefetto Antonella De Miro sollevando il problema della necessità dell'erogazione immediata dei salari pregressi e chiedendo una soluzione, come quella già ipotizzata, di affidare i lavori all'azienda giunta seconda nell'aggiudicazione della gara. "Ancora - affermano i sindacalisti - non sono arrivate risposte definitive. Ma il problema imminente è quello del pagamento dei salari. Sulla questione generale della continuità produttiva attendiamo risposte fra mercoledì e giovedì dalla convocazione di una riunione presso la Prefettura con la Tecnis, il commissario incaricato della gestione straordinaria, Rfi e l'amministrazione comunale". Nel video i cantieri di viale Lazio e via Emerico Amari.

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