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Stirpe, sequestrate tre società collegate al boss Profeta - Video

PALERMO. La squadra mobile di Palermo ha creato una squadra che consente di seguire parallelamente alle indagini di mafia quelle patrimoniali. Alla luce di questa nuova organizzazione, come ha sottolineato il capo della mobile Rodolfo Ruperti, nell'ambito dell'operazione antimafia «Stirpe» in cui è stato arrestato il boss Salvatore Profeta è stato possibile sequestrare tre società intestate formalmente a prestanome, ma come hanno accertato le indagini della polizia nella disponibilità del capomafia. Le tre società sequestrate sono la 'Mg Express', la 'Dpv' e la 'Distribuzione Srl'.

Durante l'attività investigativa sono stati anche sequestrati conti correnti per centinaia di migliaia di euro e altri documenti che sono al vaglio dei poliziotti.

Nel video, l'intervista a Rodolfo Ruperti, capo della Squadra mobile di Palermo, a margine della conferenza stampa sull'operazione Stirpe. "Abbiamo arrestato uomini di spicco non solo del mandamento mafioso di Santa Maria di Gesù, ma riconosciuti da Cosa Nostra. Abbiamo accertato come la figura di Profeta sia carismatica e come ancora quest'uomo abbia potere ed eserciti influenza nel quartiere. Lo abbiamo visto stanotte, nel momento dell'arresto, quando alcuni abitanti della zona sono scesi in strada per ossequiarlo, in segno di onore e rispetto.

Profeta si stava riorganizzando, dice il capo della Squadra mobile, "attraverso il figlio, il nipote, il genero".

Immagini di Marcella Chirchio

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