PALERMO. Dai filmati acquisiti dalle telecamere sparse sul territorio di Misilmeri (sono stati esaminate circa 1500 ore di registrazioni), si è riusciti a ricostruire l'ultimo pomeriggio in vita di Milazzo. Il 26 giugno 2013 la vittima era al bar "283" che si trova a Misilmeri in via Roma. Qui incontrò Giuseppe Correnti e Pasquale Merendino prima di allontanarsi alle ore 19.45 a bordo della Fiat Uno condotta da quest'ultimo. La vettura con a bordo i due è stata ripresa da una telecamera nei pressi del terreno dove fu trovato il cadavere. Poco dopo era stata filmata la seconda auto che seguiva la Fiat Uno guidata da Correnti. Un'ora più tardi sono state riprese le stesse autovetture mentre facevano ritorno verso Misilmeri, stavolta con i soli conducenti a bordo. Le immagini registrare davanti bar "283", documentavano inoltre che, subito dopo che Milazzo si era allontanato in compagnia di Pasquale Merendino, il nipote di quest'ultimo, Francesco Merendino, rivolgendosi ad alcuni suoi amici affacciati a un balcone posto di fronte al bar, mimava chiaramente i gesti del taglio delle mani e di un pestaggio e, contestualmente, rivolgeva loro alcune frasi che lette da un perito avrebbero avvalorato l'ipotesi investigativa.
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