PALERMO. Il flusso di migranti nel canale di Sicilia non si arresta. Questa mattina sono arrivati al porto di Palermo, a bordo della nave della marina militare Vega, 548 migranti salvati davanti alle coste della Libia. Molti i minori non accompagnati, 45, che saranno presi in carico dai servizi sociali del Comune di Palermo. Ad accogliere i profughi sul molo Puntone i sanitari dell'Asp, del 118 della Croce rossa.
Con loro gli uomini della Prefettura, Protezione civile e i volontari della Caritas. Quest’ultima si occuperà di garantire alloggio ed assistenza. Presenti anche polizia e carabinieri.
SCAFISTI. Gli uomini della squadra mobile di Palermo nel corso delle operazioni di identificazione avrebbero individuato sei presunti scafisti responsabili dell’ennesima traversata verso la Sicilia. Uno degli scafisti sarebbe stato quello che si trovava al timone dell’imbarcazione. E’ un magrebino. Gli agenti, ormai secondo una procedura collaudata, hanno sentito i profughi che hanno indicato chi aveva il comando dell’imbarcazione e chi componeva l’equipaggio. Stavolta erano eritrei. Una grossa mano è stata data dagli uomini della marina militare dell’imbarcazione Vega che avevano già iniziato durante il viaggio verso Palermo ad ascoltare i racconti dei migranti.
ALTRI SBARCHI. A Messina sono sbarcati al molo Marconi altri 225 migranti che si trovavano a bordo della nave Irlandese Limaeco Niamh. Anche loro sono stati accolti dal personale delle Forze dell'ordine, dell'Asp e volontari.
Verranno ora smistati nei centri di accoglienza in città. Altri 963 sono stati dirottati nel porto di Cagliari a bordo della Siem Pilo, la nave mercantile battente bandiera norvegese. Complessivamente nel canale di Sicilia sono stati salvati 4400 migranti a largo delle coste libiche.
Nel corso delle operazioni una donna all'ottavo mese di gravidanza, a bordo dalla nave Dignity 1 di Medici senza Frontiere, è stata trasferita l'elicottero in una struttura sanitaria di Malta. Intanto ad ogni sbarco proseguono le ricerche delle forze dell’ordine degli scafisti. Un tunisino di 34 anni, Mehammed Maguti, è stato fermato a Siracusa perché ritenuto lo scafista dell'imbarcazione con 506 migranti di varie nazionalità fatti sbarcare ieri nel porto di Augusta.
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