PALERMO. Imprenditori e artigiani presentano le loro iniziative in materia di pedonalizzazione e di mobilità nel centro storico di Palermo.
Le proposte sono illustrate, in conferenza stampa, da Giovanni Felice, presidente di Confimprese Palermo e da Nunzio Reina, presidente di Confartigianato Palermo.
Aree pedonali protette e cambio del senso di marcia in via Roma, sono queste le principali modifiche proposte con una petizione, che dovrà essere sottoscritta da 1000 cittadini, per chiedere un Piano del traffico alternativo a quello approvato dal Comune nei giorni scorsi.
"Chiederemo che una parte delle aree destinate alla pedonalizzazione sia trasformata in isole pedonali protette, che consentano il passaggio dei pedoni e non la recinzione totale dell'area - spiega Giovanni Felice, presidente di Confimprese Palermo -. Altra cosa che proporremo sarà un piano del traffico alternativo, che preveda per esempio l'inversione di marcia in via Roma. Corso Alberto Amedeo a senso unico verso il Palazzo di giustizia e al ritorno verso via Imera".
Mentre la Confartigianato ha puntato i riflettori sull'annosa questione dei dehors. "Decine di pratiche ancora inevase e commercianti ancora in attesa dell'autorizzazione per l'utilizzo del suolo pubblico. Richieste inoltrate a dicembre ancora senza esito", spiega Nunzio Reina, presidente di Confartigianato Palermo, annunciando di aver chiesto l'accesso agli atti tramite un'azione legale che faccia il punto sulla situazione a Palermo. "Dobbiamo far luce sul rilascio delle concessioni da parte dell'assessorato alle Attività produttive, perché non è possibile che ci siano titolari di locali che oggi, a luglio, non hanno ancora ricevuto l'autorizzazione e nel frattempo vengono multati o fatti chiudere dalla polizia municipale. Gli uffici si giustificano dicendo che le pratiche presentate a dicembre non sono state evase per alcuni problemi, tra cui la presenza di due operatori part-time. Non mi pare sia una giustificazione plausibile. Chi fa economia nella nostra città deve avere risposte concrete, non essere lasciato allo sbaraglio".
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