PALERMO. In via Pecori Giraldi, a Palermo, davanti al palazzo alla periferia della città dove vive la madre di Giovanni Lo Porto, gli amici di famiglia, che vanno e vengono dalla casa di Giusi Felice, hanno gli occhi lucidi e poca voglia di parlare. In casa a dare conforto alla madre del giovane i cooperante rapito nel 2012 e rimasto ucciso in un raid americano tra il Pakistan e l'Afghanistan ci sono gli altri due fratelli Nino e Giuseppe.
In mattinata dovrebbero arrivare uno degli altri due figli della donna che vive a Pistoia. «L'ultima volta che ho visto Giovanni è stato cinque anni fa - dice un amico dei Lo Porto con gli occhi lucidi - era persona umile e sincera».
(Immagini di Salvatore Militello)
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