PALERMO. Centinaia di studenti di tutte le scuole palermitane oggi sono scesi in piazza dietro uno striscione riportante la scritta “Studenti Palermitani contro la Buona Scuola” . Dopo le assemblee scolastiche e i blocchi stradali di un paio di giorni fa gli studenti palermitani hanno dato vita ad una manifestazione aderendo alla mobilitazione studentesca nazionale contro la riforma scolastica targata Renzi-Giannini, che proprio oggi verrà varata come decreto-legge, e per denunciare le condizioni dell'edilizia scolastica.
“Al ministero sono stati furbi nel gestire le tempistiche della riforma ufficializzandola dopo dicembre, ma questo escamotage non è servito e non servirà a evitare le nostre proteste - dice Michele Minardi, rappresentante d'istituto del liceo scientifico Cannizzaro -. Pretendiamo che si guardi alle reali necessità degli studenti e quindi a un piano serio sull'edilizia scolastica, all'implemento delle borse di studio e una soluzione al costo proibitivo dei libri”.
“Il nostro è un secco no a chi vede le scuole come aziende da cui trarre profitto, a chi strizza l'occhio a un’ idea di scuola basata sulla competizione - continua Maria Occhione, del Liceo Regina Margherita -. Secondo noi la scuola deve offrire a tutti in maniera equa lo stesso portato di conoscenze e possibilità, senza tenere in considerazione il merito individuale, ma facendo pressione sull’aspetto più importante e formativo: lo scambio reciproco di sapere. Una scuola pubblica ha come compito principale quello di sollecitare il senso critico degli studenti, non di annichilirlo attraverso la sempre più classista e nozionistica competizione”.
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