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Soldi per riavere moto rubate: "Gestivano anche lo spaccio della droga" - Video

PALERMO. Prima rubavano i motocicli. Spesso le Honda Sh e le Yamaha TMax. Poi uno dell'organizzazione familiare avvicinava la vittima e faceva intendere di conoscere chi metteva a segno i furti nella zona del centro commerciale La Torre a Borgo Nuovo a Palermo. Le tariffe per restituire la moto variavano.

Se era uno studente i ladri si accontentavano anche di 2 300 euro. Se a subire un furto era stato un professionista la famiglia Canniarato avrebbe preteso anche 500 euro. Come il medico dentista che pagò i soldi per avere restituito la moto e poi ha anche curato uno dei ladri. Già perchè l'intera operazione che ha portato ai dieci ordini di custodia cautelare ruota attorno al residence in via Alfonso Amorelli 7 nel quartiere Cruillas. Qui vivevano Michele Cannariato 34 anni, Maurizio Cannariato 45 anni, Salvatore Cannariato 43 anni, Cristian Cannariato 25 anni. In manette sono finiti Felice Settegrana 24 anni e Marcello Coglitore 28 anni. Agli arresti domiciliari invece Mirko Cannariato 19 anni, Salvatore  Bonura, 26 anni, Danilo Belli 23 anni. Il decimo indagato è ricercato.Oltre a rubare i motocicli l'organizzazione era un punto di riferimento per lo spaccio di coca e hashish. Per i soli furti dei motocicli l'organizzazione riusciva a ricavare 2 mila euro come hanno accertato le indagini dei carabinieri coordinati dal pm Siro De Flammineis. Gli ordini di custodia sono stati firmati dal Gip Nicola Aiello. Nel video le interviste al pm De Flammineis e al comandante della compagnia di San Lorenzo Salvatore Del Campo.

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