PALERMO. Sono stati gli interminabili schiamazzi notturni, il rumore di bottiglie scagliate sui muri a richiamare l’attenzione di chi vive intorno alla Villa intitolata a Giuseppe Russo, tenente colonnello dei carabinieri, comandante del nucleo investigativo di Palermo assassinato dalla mafia mentre indagava sul caso Mattei.
Una beffa scoprire che quello spiazzo, simbolo di legalità e memoria, il mattino successivo è stato vandalizzato, come raccontato questa mattina nel corso di Ditelo a Rgs. I cestini dei rifiuti sono stati divelti e gettati nella fontana che si trova al centro, sulle panchine in marmo e sul bordo della stessa fontana scritte sataniche, e bestemmie. Qualche passo più in là anche un pentacolo disegnato anch’esso con spray nero sulla pavimentazione, sebbene non sia stato iscritto in un cerchio, e questo fa anche pensare sia stata una bravata.
L’opera di ragazzi forse ubriachi, gli stessi che ogni notte fanno della piazza il loro punto di incontro, e che spinti dalla noia e da quell’istinto ormai così diffuso di dedicarsi a gesti di violenza la sfogano sul bene pubblico. La religione è lo spunto migliore, soprattutto in questo periodo. Alcuni residenti condividono l’idea della bravata, altri si dicono preoccupati, raccontando di ritorsioni nei confronti di alcune persone che vivono nei piani bassi dei palazzi che lambiscono la piazza: sono stati gettati dei sacchetti di rifiuti dentro le loro villette o sui loro balconi.
Eppure siamo nella centralissima via Sciuti, all’altezza del civico 83. La piazza di giorno è luogo frequentato da chi vive intorno e passeggia con il proprio cane o si siede sulle panchine per leggere un libro o fumare una sigaretta. Ma da qualche tempo quel piccolo spicchio di verde è stato preso di mira da alcuni vandali, e paga pure la poca manutenzione: l’erba non è tagliata e in alcuni punti è cresciuta a dismisura, ci sono murales, scritte un po’ ovunque, e rifiuti sparsi nelle aiuole, spesso si tratta di bottiglie di birra e alcolici che qualcuno getta anche all’interno della fontana. I residenti chiedono l’intervento dell’Amministrazione affinché la piazza sia controllata, magari con l’installazione di videocamere, ma soprattutto che quelle scritte offensive contro Dio vengano ripulite.
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