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42 arresti a Palermo per droga, Messineo: non legati alla mafia

Servizio di ROSSELLA PUCCIO
"Papà vende il fumo", una frase ripetuta con ingenuità ai compagnetti dell'asilo, a pronunciarla il figlio di appena tre anni di Carmelo Arizzi, trentasettenne tratto in arresto nell'ambito dell'Operazione Araba Fenice. Uno dei tanti retroscena di questa importante operazione antidrogra condotta a partire dal 2010 dai Carabinieri della Compagnia di Palermo Piazza Verdi sotto la direzione della Procura della Repubblica - DDA (Procuratore aggiunto Tersa Principato, Sostituti procuratore Sergio Barbiera, Maurizio Agnello e Amalia Luis), che si è conclusa con un blitz che ha portato a quarantadue ordini di custodia cautelare a carico di pregiudicati: 32 dei quali in carcere e dieci agli arresti domiciliari. I provvedimenti, emessi dal gip su richiesta della Procura distrettuale antimafia, ipotizzano il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Il quartiere periferico della Guadagna, 'storica piazza della droga' come sottolineato in conferenza stampa dal procuratore aggiunto Teresa Principato, era il cuore dell'attività criminale di due importanti organizzazioni costituite da pregiudicati esperti, non direttamente collegati a Cosa Nostra, che avevano allestito un vero e proprio 'ipermercato degli stupefacenti' con vendita di piccole dosi a consumatori abituali e tossicodipendenti, sino a grosse partite tagliate e consegnate a spacciatori della città e della provincia che poi la rivendevano a prezzi maggiorati. A fare della Guadagna un mercato così fiorente erano proprio i prezzi competitivi che permettevano di rivendere con lauti guadagni. Un meccanismo studiato fin nei piccoli dettagli con personaggi che ricoprivano ruoli intercambiabili per controllare il territorio e sfuggire ai controlli delle forze dell'ordine: i pusher che vendevano la droga fungevano anche da 'vedette' per anticipare l'eventuale arrivo degli agenti. Durante l'operazione sono stati sequestrati 16 mila euro contanti, e oltre 6 chili di hashish, 8,5 chili di piante di marijuana, nonché cocaina ed eroina per un valore di svariate migliaia di euro.

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