Dal controverso "Benedetta" di Paul Verhoeven - presentato l’anno scorso a Cannes e mai distribuito in Italia - a "Rheingold" di Fatih Akin, il film che racconta la particolarissima storia di Giwar Hajabi, in arte Xatar, rapper tedesco con un passato da criminale.
Con ventiquattro proiezioni - di cui dodici in concorso - ritorna, dal 5 al 12 novembre, al Cinema De Seta dei Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo, l'Efebo d'oro, il festival Internazionale di cinema e narrativa quest'anno giunto alla sua 44esima edizione. Stamane la presentazione nei locali della Banca Popolare Sant'Angelo, main sponsor dell'evento insieme alla Fondazione Curella.
Due sezioni a concorso per 8 giorni di programmazione, tra incontri, masterclass e proiezioni. Sette i film in concorso per l'Efebo d’Oro: "Benedetta" di Paul Verhoeven; "100 minutes - Ivan Denisovich", ultimo film del regista russo Gleb Panfilov, tratto dal romanzo “Una giornata di Ivan Denisovich” di Aleksandr Solženicyn; "Ils sont Vivants" di Jeremie Elkaïm; "No one with the Calves" della regista tedesca di origine iraniano-ungherese Sabrina Sarabi; "A Perfect Enemy" di Kike Maillo, noto per aver diretto la serie Netflix di grande successo Alma, e "Rheingold" di Fatih Akin, Efebo alla carriera 2019. A valutare i lungometraggi - in corsa per il premio tradizionale del festival - la giuria composta da João Botelho (regista e sceneggiatore), Robert Cahen (artista visivo), Emanuela Martini (critica cinematografica e direttrice della rivista Cineforum), Egle Palazzolo (giornalista e scrittrice) e Nadia Terranova (scrittrice).
Tra i film della sezione Efebo Prospettive, in concorso: "Miss Viborg" di Marianne Blicher; "Onoda" di Arthur Harari; "OBEŤ" di Michal Blaško, in cui l’autore si misura con la complessità delle vicende legate alla tormentata area tra Ucraina, Repubblica Ceca, Slovacchia e Germania e, per finire, due film italiani: l’opera seconda del siciliano Marco Amenta, "Tra le onde" e "Atlantide" di Yuri Ancarani. Le 5 opere in gara saranno valutate dalla giuria composta da Antonio Bellia (regista e direttore artistico del SiciliAmbiente Documentary Film Festival), Selene Caramazza (attrice) e Daniele Vicari (regista, sceneggiatore e scrittore).
A Silvio Soldini, uno dei registi più interessanti del panorama cinematografico italiano, innovativo narratore del presente, andrà quest'anno il prestigioso Efebo d'oro alla carriera - banca popolare Sant'Angelo. Il regista milanese sarà a Palermo, sabato 12 novembre, per dialogare insieme a Costanza Quatriglio (regista e direttrice artistica del Centro Sperimentale di Cinematografia - sede Sicilia) e Giovanni Massa (direttore artistico Efebo d'Oro).
Della sua filmografia verranno proiettati "3/19", "Brucio nel vento" e "Pane e tulipani", quest'ultimo - uno dei suoi capolavori più celebri - in versione restaurata.
Il Premio Efebo d’Oro Nuovi Linguaggi - Città di Palermo andrà invece a Tizza Covi e Rainer Frimmel. Durante il Festival verranno proiettati alcuni dei loro lavori più significativi, tra cui: "Vera", il film semi-biografico sull'attrice italiana Vera Gemma, Premio per miglior regia e miglior attrice nella sezione Orizzonti dell'ultima Biennale di Venezia; "La pivellina" e "Mr. Universo".
Infine, tra le opere fuori concorso in programmazione al De Seta, anche: "The Sprayer" di Farnoosh Abedi - anteprima nazionale - , "Arabia Félix" di Robert Cahen e "Um Filme em Forma de Assim", ultima produzione di João Botelho, vincitore lo scorso anno dell’Efebo d’Oro per il miglior film tratto da un'opera letteraria.
nel video le interviste a: Paola Catania, presidente del Centro di ricerca per la narrativa e il cinema; Giovanni Massa, direttore artistico del Festival
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