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Mazzotta torna al Palermo: "Darò il massimo per questa maglia in ogni partita"

L'emozione di tornare ad indossare quei colori è tanta, anche a nove anni di distanza da uno scudetto vinto con la Primavera. La seconda avventura di Mazzotta a Palermo, dopo quella culminata col tricolore sul petto, è quella di un ragazzo consapevole di aver dovuto fare un percorso di crescita a distanza prima di potersi far trovare pronto:
"Penso per adesso a lavorare ed essere a disposizione. Voglio dare il massimo per questa maglia in ogni partita. Sogno un esordio con vittoria, per me sarebbe bellissimo. Dobbiamo ambire sempre al massimo. Sta nascendo un bel gruppo, questi primi due giorni sono andati bene. Ci divertiamo e stiamo bene insieme. Chi arriverà sarà il benvenuto e per chi andrà via sarà un dispiacere.  Dopo lo scudetto volevo rimanere. Poi mi sono rimboccato le maniche ed ho dato il massimo per le squadre per cui ho giocato".
Il Palermo che lo attende è completamente diverso da quello in cui è cresciuto. Quando vinceva lo scudetto, in rosa giocava Balzaretti nel suo ruolo.
Oggi invece Tedino si affida a lui per cercare maggiore esperienza in un campionato come quello di Serie B, in attesa di sapere chi lascerà la Sicilia e chi verrà a rinforzare un organico ancora in cantiere: "Ogni anno nelle altre piazze in cui ho giocato cambiavamo molti giocatori. Chi arriverà cercheremo di farlo integrare al meglio il prima possibile. Per un palermitano giocare nella squadra della sua città è un sogno. Credo sia così per tutti. Nello spogliatoio c’è voglia di riscatto. Dobbiamo pensare a fare bene nella prossima annata perché il Palermo merita di stare tutta la vita in A. Mi dispiace un po’ ma adesso bisogna pensare positivo. Speriamo che quest’anno sia quello giusto".
La ricetta? "Dobbiamo pensare ogni partita come una finale. In B si può vincere e perdere con chiunque. Ci sono campi difficili, bisogna affrontarli con la giusta concentrazione altrimenti fai molta fatica". Lo sa bene il Palermo, dopo la beffa della finale play-off col Frosinone. Una pagina da voltare, ripartendo dall'entusiasmo di un palermitano pronto a difendere i colori della squadra della propria città, tornando da una famiglia che da nove anni lo vede girovagare per l'Italia: "A casa sono tutti felici. Non abbiamo avuto modo di festeggiare. Appena tornerò faremo una cena per festeggiare questo mio ritorno". Un ritorno che vede anche la firma di Rino Foschi, che lo ha voluto fortemente e punta tantissimo su di lui: "Non ha avuto bisogno di convincermi. Appena il mio procuratore mi ha avvisato ero felice come un bambino, non mi importavano i soldi".

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