«Spiace perchè non abbiamo concesso tantissimo e abbiamo preso tre gol di cui uno su rimpallo, l'altro su punizione. Sul 2-2, con un pò più di attenzione potevamo portare a casa un risultato positivo». Lo dice Beppe Iachini commentando la sconfitta di misura, 3-2, del suo Palermo a San Siro contro il Milan: «Nel momento in cui andavamo in possesso - precisa a Sky il tecnico rosanero - dovevamo essere più bravi a verticalizzare, qualche volta abbiamo sbagliato l'ultimo passaggio ma ci poteva stare perchè giocavamo contro un Milan che oggi cercava riscatto dopo il derby».
Una partita che ha visto protagonista il centrocampista svedese Oscar Hiljemark, autore di una doppietta, che dopo Rigoni testimonia l'attenzione del tecnico per le mezze ali: «Nel calcio moderno gli interni di centrocampo devono arrivare in area con tempi giusti e buoni smarcamenti - chiarisce -, ci lavoriamo tanto in settimana perchè i gol me li aspetto da centrocampisti ed esterni. I ragazzi lo stanno facendo bene, abbiamo buoni margini di crescita, avremo tempi e modi per lavorarci e migliorare».
Tra le attenuanti per il Palermo i tanti giovani da plasmare: «Ci vorrà da lavorare - spiega Iachini - per farli crescere nel migliore dei modi, valutare tempi di crescita e inserimento. Oggi siamo venuti qui per giocarci la partita, davanti avevamo giocatori bravi ad attaccare gli spazi ma nel momento in cui li abbiamo innescati non siamo stati bravi e precisi nel farlo. Ma ci sta in una crescita e in un percorso di lavoro che deve portare a una maturazione per il bene del Palermo».
«La mia espulsione? Un'incomprensione con l'arbitro, al di la dell'episodio di Chochev (il fallo al limite dell'area che ha generato la punizione-gol di Bonaventura, ndr), in alcuni falli ho solo sottolineato con molta tranquillità che si poteva usare un altro metro di giudizio. Mi spiace, non era una protesta così vibrante da farmi lasciare il campo».
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