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Palermo, donazione e trapianto d'organi: al convitto una giornata di riflessione

Riflessione ma anche informazione al convitto nazionale Giovanni Falcone di Palermo, dove si è svolta stamani una giornata dedicata alla donazione e al trapianto degli organi, promossa dal policlinico "Paolo Giaccone" di Palermo. L’obiettivo è quello di diffondere la cultura di un atto gratuito, anonimo e solidale che puó restituire una vita piena a chi è in attesa di ricevere un trapianto, una terapia sicura e consolidata, per la cura delle gravissime insufficienze d'organo.

“Questi temi devono entrare a far parte delle nostre materie scientifiche e di educazione civica – spiega la rettrice del convitto, Cettina Giannino -. Con il rettore ci siamo dati degli appuntamenti per tavoli tecnici importanti, per fare di questa cultura del dono una casa comune sia dell’università sia dei licei. Rappresento la capofila della rete delle scuole del centro storico di Palermo, dunque parlo anche a nome di altre scuole”.

Per il rettore dell’università degli studi di Palermo, Massimo Midiri “la cultura della donazione deve partire inevitabilmente dal mondo della scuola. Non deve essere un evento considerato eccezionale e non deve avvenire in una chiave di occasionalità – commenta il rettore -. La cultura della donazione deve diventare parte integrante dei processi formativi che si sviluppano al liceo e devono continuare all’università. Quest’ultima deve mettere in campo tutte le migliori risorse, dalla componente medica a quella psicologica, che poi fa parte di questo team, che accompagna il familiare nella scelta più difficile della vita, quella di dover sacrificare un pezzo di corpo del proprio congiunto. Ma deve farlo immaginando che quel pezzo di corpo possa essere invece fonte di nuova vita. Tutto questo - conclude il rettore - non fa parte ancora pienamente della nostra cultura. Lo dimostra il fatto che siamo gli ultimi in Europa, ma sono convinto che in un processo di sistema, dei miglioramenti importanti che ci possano rendere simili agli altri Paesi europei è futuribile e ipotizzabile”.

In rappresentanza del Comune, presente anche l’assessore Antonella Tirrito. “È chiaro che in un momento di grande dolore spesso avviene una grande frattura – dice - ma sappiamo che l’amore riesce a curare momenti di grande dolore. Come non pensare allora che anche in un momento di fragilità, quando tutto sembra davvero finito, invece si possa pensare ad un dopo di noi, ad una vita che resuscita”.

Il coordinatore del centro regionale trapianti Giorgio Battaglia spiega che la Sicilia è tra le ultime regioni in Italia nella classifica nazionale per numero di donatori. “Però tra i piccoli centri si è distinto Geraci Siculo che è stato il primo in Italia – commenta Battaglia –. Facciamo in modo che vi siano più comuni come Geraci Siculo, il sì deve essere di tutta la comunità. Sono 8.500 i pazienti italiani in lista di attesa e, dopo anni, queste liste scalano molto lentamente”.

All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, anche il commissario straordinario del policlinico Salvatore Iacolino, il presidente della scuola di medicina Marcello Ciaccio, il presidente dell'ordine dei medici di Palermo Salvatore Amato, il presidente dell'Ersu Michele D'Amico.

Nel video: Cettina Giannino, rettrice convitto - Massimo Midiri, rettore università di Palermo – Antonella Tirrito, assessore comunale - Giorgio Battaglia, cordinatore del centro regionale trapianti.

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