PALERMO. «Le estorsioni continuano ad essere lo zoccolo duro della mafia sul territorio per affermare il proprio dominio. Ma noi toglieremo l'acqua ai pesci per levare il consenso che Cosa nostra cerca di avere». Così Vittorio Teresi, procuratore aggiunto di Palermo, durante la conferenza stampa dell'operazione Apocalisse 2, che ha portato a ventisette arresti, tra cui esponenti dei mandamenti mafiosi di Resuttana e San Lorenzo.
Le indagini hanno accertato tredici vicende estorsive a danno di commercianti, gestori di parcheggio e imprenditori edili. «Dobbiamo continuare le nostre attività - aggiunge Teresi - perchè dopo gli arresti, solitamente i ricambi sono puntuali e precisi, ma continueremo a fare indagini, ad essere presenti e a monitorare il territorio».
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