Ripartire dalle periferie di Palermo. È parte del programma del candidato sindaco Fabrizio Ferrandelli che questo pomeriggio ha visitato il quartiere Zen Visita insieme al presidente di Azione, Matteo Richetti.
"Lo Zen è casa mia, non mi sono perso e sono arrivato tranquillamente. Lo conosco come le mie tasche. Siamo qui a incontrare quella parte di Palermo con la quale siamo cresciuti e abbiamo fatto battaglie sociali e per i diritti. Palermo deve ripartire dalle sue periferie abbandonate da un'amministrazione che ha curato a mala pena l'ordinario in via Libertà. Riteniamo che a partire dai quartieri periferici la città debba ritornare ad avere una stagione di normalità facendo comizi all'aperto".
Ferrandelli ha attaccato il candidato del centrosinistra, Franco Miceli: "Non vede l'ora che finisca questa campagna elettorale e cerca di ritagliarsi un ruolo facendo un ruggito del coniglio. Lo comprendo. Noi - aggiunge - dobbiamo andare avanti con le proposte. Siamo qui a ribadire come vogliamo utilizzare bene i percettori del reddito di cittadinanza, come rendere pulite le periferie. Il 12 giugno di mattina andiamo a votare e la sera seguiamo la partita del Palermo".
Al fianco di Ferrandelli, il presidente di Azione, Matteo Richetti: "Tornare a fare politica con serietà vuol dire venire in queste zone ma non solo in campagna elettorale - spiega -. Lo Zen è, forse, il simbolo di quanto sia mancata l'amministrazione Orlando. Basta arrivare qui e le persone chiedono servizi come i marciapiedi e le strade. Ferrandelli i luoghi li conosce e li ha serviti. Candidarlo significa dare una alternativa al bipolulismo di destra e sinistra che farebbe solo male a Palermo". "Abbiamo anticipato quello che faremo alle regionali e alle nazionali. Palermo - conclude Richetti - ha un problema di ceto politico che si perpetra da troppo tempo. Qui c'è innovazione e dal nostro punto di vista potrebbe essere non solo un laboratorio ma una anticipazione di nuovi profili dirigenti".
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