«Il culmine di un progetto ma non l’arrivo - dice Francesco Cardinale, presidente della Pedone isolano -. Vogliamo aprire un ciclo vincente che possa portare più scudetti». L’euforia è tanta e la voglia di toccare vette più alte viene da sé. La storica vittoria dello scudetto italiano femminile di scacchi ha proiettato la Pedone isolano di Misilmeri nell’olimpo: un obiettivo che l’associazione si era prefissato da tre anni e che aveva sempre sfiorato, classificandosi quarta per due anni di fila, affrontando sempre i migliori team e le migliori giocatrici in circolazione in Italia. Adesso, i migliori sono loro. Uno status raggiunto grazie al duro lavoro e alla lungimiranza di un progetto che ha messo al centro la qualità delle giocatrici e le classi juniores, «un bacino importantissimo - lo ha definito Cardinale - da cui bisogna attingere e su cui puntiamo tantissimo».
Gli scacchi sembravano ancora roba da uomini, ma i grandi investimenti degli ultimi anni hanno dimostrato visione e competenza, riuscendo ad attirare anche le giocatrici più forti come Tea Gueci, palermitana numero 3 in Italia, che ha alzato il tasso tecnico della squadra e, insieme alla compagna Costanza Fiolo, anch’essa palermitana, ha aggiunto quella sana cattiveria in più data dall’attaccamento alla maglia e alla propria città e Isola. «Tea ha alzato sicuramente il tasso tecnico - prosegue Cardinale - e le sue origini palermitane hanno fatto il resto. Durante le partite ci scambiavamo sguardi carichi di tensione e determinazione. Ma non solo. Tea e Costanza sono state certamente le trascinatrici, ma tutto il gruppo è stato compatto, le ragazze sono praticamente le stesse da tre anni, al netto di qualche aggiunta, e sono state spettacolari tutte. Con noi abbiamo portato anche le under 18, che hanno fatto esperienza contro giocatrici più forti e hanno visto vincere le più grandi. Una grande spinta motivazionale».
Adesso però la testa vola in Albania, dove dal 30 settembre all’8 ottobre si giocherà l’European club cup. E per il Pedone isolano sarà doppia responsabilità: «Ci andiamo come rappresentanti della Sicilia - conclude Cardinale -. Adesso anche con il tricolore cucito sul petto. Sarà una grandissima esperienza». All’interno dello spogliatoio tira un’aria d’euforia difficile da contenere: «Un risultato storico - ha detto Tea Gueci -. È il primo anno che gioco in questa squadra e come Costanza, in quanto palermitane, lo sentiamo di più. Qui c’è un progetto che fa tantissimo per lo scacchismo femminile. Quello che sicuramente ci ha aiutato è stato non avere troppa pressione addosso - prosegue - e soprattutto la grande fiducia che abbiamo avuto ognuna di noi nelle altre compagne, anche quando le giocate potevano sembrare poco chiare, abbiamo sempre rispettato la decisione e avuto fiducia l’una nell’altra». E del torneo che tra pochi mesi andranno a giocare in Albania, dice: «L’ho già giocata con altre squadre, è una competizione difficile, ci si confronta con grandi giocatrici. Non è facile. Non abbiamo velleità di podio, ma sono sicura che diremo la nostra». La soddisfazione arriva fino al consiglio nazionale della Fsi (federazione scacchistica italiana). «Il risultato di di grande pazienza, determinazione e investimenti, che hanno attirato giocatrici di grandissimo livello - ha voluto sottolineare Riccardo Merendino, consigliere nazionale Fsi -. Il Pedone isolano ha aperto un nuovo corso, fatto di investimenti e grande attenzione. Un risultato storico».
Ai complimenti e all’euforia si è unito anche il sindaco di Misilmeri, Rosario Rizzolo: «Sono molto orgoglioso dei miei ragazzi - ha detto -. Il premio conseguito è la dimostrazione di una classe studentesca che ha voglia di mettersi in gioco con intelligenza, dedizione e impegno. Un plauso anche alla scuola che con mille difficoltà riesce ad alimentare e a far crescere le eccellenze. Misilmeri è conosciuta perché qui hanno avuto natali magistrati e filosofi. Da domani, sarà conosciuta anche per gli scacchi».
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