Le mitiche strade della Targa Florio rivivono anche in versione ecosostenibile grazie a un progetto legato al turismo lento, lanciato da un giornalista impegnato in progetti sull’ambiente ed un medico fotografo.
A bordo di due biciclette, i due hanno percorso i settantadue chilometri che, partendo dalle ex tribune di Cerda, in provincia di Palermo, si diramano all’interno del territorio delle Madonie e lungo quello che è stato il glorioso circuito di una delle gare automobilistiche più antiche e prestigiose del mondo.
Protagonisti dell’iniziativa sono il giornalista Dario La Rosa, che ha firmato con lo pseudonimo artistico Pablo Dilet diversi progetti mirati alla salvaguardia dell’ambiente, e il medico e fotografo Andrea La Rosa.
“L’idea - spiegano i i due - è quella di sensibilizzare all’uso di mezzi non inquinanti e al contempo di stimolare all’uso della bicicletta per esplorare la Sicilia”.
Lungo la strada sono infatti diverse le possibilità per mischiare il benessere fisico della bici a tipiche soste turistiche; dal museo dedicato alla Targa Florio di Collesano, passando per i paesaggi naturalistici e i borghi di Caltavuturo e Scillato, sino alle locande in cui gustare i sapori del territorio.
“Adesso - continuano Dario e Andrea La Rosa - lavoreremo affinché questo e magari altri percorsi di Sicilia, possano diventare iniziative annuali da vivere con specifiche manifestazioni che uniscano sport e turismo”.
Alla realizzazione del progetto hanno partecipato Guerciotti cicli Milano e Cannatella cicli Palermo.
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