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Da Verona a Palermo per scoprire i luoghi dell’antimafia: studenti del Cascino fanno da guida

Dall’albero Falcone a via D’Amelio, dal Giardino della Memoria di Ciaculli a piazza Principe di Camporeale.

Gli studenti dell’istituto Cascino a Palermo hanno accolto e fatto da cicerone ad un gruppo di studenti dalle classi I, II e III dell’istituto comprensivo di Tregnago – Badia Calavena, plesso Selva di Progno (VR) nell’ambito del progetto “Sulle ali della legalità”.

Un gemellaggio che ha portato gli studenti a scoprire Palermo a tutto tondo, dall’enogastronomia alla cultura, dalle tradizioni al territorio, passando soprattutto attraverso l’esperienza della lotta alla mafia.

Ieri, nell’istituto di via Fattori, le classi coinvolte hanno confrontato lavori ed idee a partire dal tema “U tagghiamu stu palluni: da una canzone a un viaggio per la legalità”, affrontato ed elaborato con la guida delle docenti referenti e che si è prefissato come stimolante elemento di partenza la nota canzone del gruppo palermitano Combomastas.

I ragazzi hanno avuto la possibilità di incontrare e porre domande a diversi testimoni della cultura antimafia della città durante una conferenza organizzata in Aula Magna. Fra gli ospiti sono stati presenti: Giovanni Paparcuri, autista del consigliere Rocco Chinnici (ideatore del Pool Antimafia di Palermo), sopravvissuto alla strage del 29 luglio 1983; Carmine Mancuso, figlio di Lenin Mancuso, maresciallo di polizia assassinato dalla mafia il 25 settembre 1979 insieme al giudice Cesare Terranova; Roberta Iannì, figlia di Carmelo Iannì, imprenditore ucciso dalla mafia il 28 agosto 1980; Giustino e Andrea Piazza, rispettivamente padre e fratello di Emanuele Piazza, agente della Polizia di Stato e successivamente agente del SISDE, ucciso il 16 marzo 1990 ed anche i giornalisti Alessandra Turrisi del Giornale di Sicilia, autrice del volume “Paolo Borsellino, uomo giusto” e Leone Zingales, presidente regionale dell'Unci (Unione nazionale cronisti italiani), ideatore del Giardinodella Memoria, istituito il 5 gennaio 2005 anche grazie al coinvolgimento della sezione di Palermo dell'associazione nazionale magistrati (ANM).

Proprio Zingales ha poi guidato la visita pomeridiana a Ciaculli.

Tutti gli ospiti hanno partecipato, poi, a un buffet con pietanze tipiche siciliane realizzato, presentato e offerto da un gruppo di studenti dei settori Enogastronomia e Sala e Vendita. Successivamente, ha avuto luogo la visita ai luoghi dell’Antimafia a cura di un gruppo di studenti del corso di accoglienza turistica che, accompagnati dai docenti referenti, hanno fatto da guida turistica ai compagni veronesi illustrando le storie dei protagonisti della lotta alla Mafia presso via D’Amelio, l’Albero Falcone e piazza Principe di Camporeale (luogo dell’assassinio del Maresciallo Maggiore Vito Ievolella).

“È stata una giornata impegnativa e ricca di emozioni nel segno della memoria – ha commentato il dirigente scolastico dell’istituto alberghiero Cascino, professoressa Lucia Ievolella, che ha seguito i ragazzi durante tutta la giornata di lavoro -. Una esperienza certamente indimenticabile per i nostri piccoli ospiti ma anche per i nostri ragazzi che, grazie a questo progetto, hanno avuto la possibilità di mettere in pratica una serie di competenze in fase di acquisizione durante il loro percorso di studi e insieme toccare con mano luoghi e simboli di cui avevano sentito soltanto parlare”.

“La giornata di ieri – spiega la professoressa Alessandra Di Vita, ideatrice del progetto e nipote del maresciallo maggiore Vito Ievolella - è stata toccante e pregnante per i nostri studenti che hanno avuto la possibilità di confrontarsi con una realtà che non conoscevano. Il contatto con i compagni palermitani è stato positivo e ha già portato alla nascita di nuove amicizie. Adesso speriamo di poter, a nostra volta, accogliere gli studenti dell’Ipssar nella nostra città”.

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