Palermo città delle buche: la Rap esce di scena, la manutenzione delle strade passa ai privati
Bye bye Rap. Si chiude definitivamente a Palermo la stagione che ha visto l'azienda di igiene ambientale occuparsi (senza brillare per efficienza) del rattoppo delle buche stradali. Un punto d'arrivo che sicuramente appaga sia l’amministrazione municipale - che era insoddisfatta del servizio - sia la stessa partecipata, che non ha mai amato dirottare gli operai su questa attività, molto distante dal suo core business, ovvero la gestione del ciclo dei rifiuti. L’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Palermo, Salvatore Orlando, non nega la criticità. Ma è convinto che il servizio con la Rap non sia mai partito: «Diciamo le cose come stanno - spiega -. Negli ultimi tre anni abbiamo speso oltre tre milioni per segnalare le buche e non per ripararle. Basta. Abbiamo rimesso mano alla questione, col piano triennale abbiamo sbloccato la gara sull’accordo quadro che è in via di assegnazione per gli otto lotti complessivi in cui è stata suddivisa la città». Rimane sempre il problema della chiamata per le situazioni di urgenza perché a furia di attendere, di sperare, di aspettare la soluzione definitiva le strade cedono, si scassano, diventano immensi colabrodo buoni solo a sfasciare le macchine e a rendere pericolosa la vita dei motociclisti. La Rap era stata invitata ancora a occuparsi del problema con un affidamento di 100 mila euro. Ma non è arrivata finora alcuna risposta all'amministrazione, probabilmente perché non viene ritenuta remunerativa la proposta. L'assessorato ai Lavori pubblici ha allora definitivamente cambiato linea: sino a domani, 12 giugno, con un ordine di servizio è stata incaricata la TecnoCostruzioni (la ditta che sta intervenendo sul sottopasso di via Crispi) di svolgere il servizio di emergenza. Da domani in giunta arriva la delibera che prevede il ripristino di un tratto di via Imperatore Federico e anche il primo progetto per il rifacimento completo di via Volturno. Mentre nel nuovo piano triennale sono previsti lavori per l’asse porto-circonvallazione, dove passano i mezzi pesanti, e per la via Libertà. «Nel frattempo - conclude Orlando - ci stiamo concentrando su tratti stradali e di marciapiedi su cui nel corso del tempo abbiamo avuto segnalazioni di rischio per l’incolumità pubblica». Nel giro di 15 giorni saranno invece effettuati affidamenti sotto soglia (meno di 100 mila euro) per le emergenze. Nel frattempo la TecnoCostruzioni continuerà a rimanere incaricata del servizio. Nelle intenzioni dell’amministrazione si vorrebbe affidare il servizio a quattro imprese, una ogni due circoscrizioni. Bisogna fare fronte a un elenco di 400 buche segnalate come pericolose. Infine, cambia anche il metodo di segnalazione: non più dalla Rap, ma dai vigili e dalla Protezione civile. Sarà l’assessorato ad autorizzare sia i lavori che la liquidazione dei vari interventi. In vista anche l’istituzione di un numero verde dedicato. Le foto delle buche nelle strade di Palermo sono di Alessandro Fucarini