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Palermo avrà la via Biagio Conte: in arrivo anche le vie Damiano Cosenza e Pippo Ardini

Santi, luminari della medicina, una nazione in guerra, un camminatore solitario, un poeta e un giornalista. La toponomastica della città di Palermo si arricchisce di nuovi nomi e, con le loro storie, di nuove suggestioni. Le determine del sindaco, Roberto Lagalla (su proposte del capo area Domenico Verona, condivise dall'assessore Giampiero Cannella), portano tutte date di fine mese e ritagliano un po' di eternità a personaggi, palermitani e non, che hanno lasciato un segno con le loro opere, il loro ingegno, le loro «eccentricità», le loro missioni.

Un nome per tutti: è morto appena quattro mesi fa, ma la figura di Biagio Conte è costantemente presente nei cuori dei palermitani e nelle opere di carità che ha contribuito a fondare e a crescere. L’amministrazione ha interpretato il sentimento di ammirazione e devozione dei cittadini che col missionario laico hanno un rapporto viscerale. Spirato a gennaio a causa di un tumore, è stato onorato da un fiume di gente durante la giornate di esposizione della salma nella camera ardente. La scelta della toponomastica è caduta su un luogo-simbolo della vita di frate Biagio, quella via Tiro a Segno, nel tratto compreso fra la via Archirafi e il corso dei Mille. Zona che abbraccia la Missione Speranza e Carità, riferimento e conforto negli anni per migliaia di derelitti, di poveri, di emarginati, di stranieri senza patria e senza casa. E dunque, sarà via Biagio Conte.

Ma le intitolazioni saranno numerose. Nella quarta circoscrizione, tra Passo di Rigano e Boccadifalco, in zona Luparello, la via BF 12 sarà intitolata a Damiano Cosenza. Singolare personaggio, Cosenza, un camminatore solitario la cui vita è stata raccontata in un libro di Antonio Fiasconaro, che ha inviato la richiesta di intitolazione agli uffici del Comune. Figura poco conosciuta, nella vita ha fatto il bancario sino all'età di 57 anni. Una volta in pensione, ha cominciato a girare il mondo, rigorosamente a piedi, cominciando nel 1980. In 20 anni percorrerà oltre 24 mila chilometri con un'attrezzatura spartana: zaino e sacco a pelo, dormendo qua e là dove capitava per assaporare meglio il senso del viaggio. Lasciava per diversi mesi la sua famiglia per fare il girovago; nelle sue avventure c'erano rischi in un’epoca che ancora non conosceva né cellulari né localizzatori. La seconda impresa di Cosenza inizia il 23 giugno del 1985 da Los Angeles e si chiude 1l 18 settembre a New York (5.172 chilometri). Nel 1988 in due mesi attraversa la Norvegia e raggiunge la Lapponia (3.200 chilometri). Nel 1990 percorre 3.600 chilometri dall’India al Nepal. Nel 1992 è la volta del Sudamerica (dal Perù alla Bolivia, compresa la foresta amazzonica alla ricerca di una tribù scomparsa, quasi 3000 chilometri). Nel 1994, 3.200 chilometri in Australia; nel 1996, 2.500 dal Messico all’Honduras. L’ottava e ultima sua avventura è in Terra Santa, come a concludere un ciclo: 1.800 chilometri ripercorrendo il cammino di Mosè.

Luminare nato nel 1913 e morto nel 1984, Giovanni Fradà nel 1954 è stato il primo a dirigere la neo istituita Cattedra di Medicina del lavoro. Il docente universitario, che successivamente ha compiuto anche studi di geriatria, nel 1983 è stato insignito dalla presidenza della Repubblica della medaglia d'oro riservata ai benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte. Alla sua memoria viene dedicato l'odierna via BC 46, in zona via Messina Montagne, seconda circoscrizione

Sempre nella stessa zona, fra le vie Messina Montagna e Ripellino, la strada S 102 prenderà il nome di Giuseppe Ardini, detto Pippo. Giornalista, famoso nel mondo delle tv private, nato nel 1937 e morto nel 2009, nato a Catania ma palermitano d'adozione. La proposta è pervenuta al Comune da Olga Ardini, figlia del giornalista.

A un poeta, Alberto Prestigiacomo (1943-2008), maestro dell’Arenella e punto di riferimento di molti giovani nel quartiere, viene invece intitolata la villetta che si trova in settima circoscrizione nell'area fra il lungomare Cristoforo Colombo e la via Nostra Donna del Rotolo.

E ancora, una fetta di piazza Europa viene denominata via Nostra signora delle Nazioni, così come proposto in una mozione dalla consigliera Caterina Meli, la quale ha anche chiesto, e ottenuto la intitolazione dell'ultimo tratto di viale Strasburgo in piazzale Ucraina, lì dove si affacciano i civici 265 e 397. Infine, abolito vicolo Sant'Alessandro, vicino alla via Squarcialupo, mandamento Castellammare: la nuova sistemazione urbanistica, con l'abbattimento di alcuni edifici, ha creato largo Eliodoro Sollima che ha di fatto assorbito l'area del vicolo.

 

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