Situazione finanziaria al collasso. Il comune di Belmonte Mezzagno è incagliato tra una montagna di debiti e una quantità enorme di crediti che però non sono di facile riscossione. E quanto emerge dai dati forniti dall’Organismo Straordinario di Liquidazione insediatosi, due anni fa, al Comune di Belmonte Mezzagno per gestire il dissesto finanziario. La situazione debitoria è insostenibile e difficilmente ripianabile. I dati elaborati dallo O.S.L. e del quale fanno parte Angelo Guerrera che lo presiede, Agata Palazzolo e Francesco Piro, dipingono un quadro a tinte fosche che non spinge all'ottimismo. Infatti la totale massa debitoria accertata ammonta a più di diciassettemilioni di euro per una popolazione di undici mila abitanti, una media di millecinquecento euro a cittadino. Ma il debito potrebbe ulteriormente aumentare. I commissari, infatti, nella seduta del Consiglio Comunale del 14 dicembre, hanno anche evidenziato che sono disponibili, anche se i termini sono scaduti, di accogliere le istanze dei ritardatari che saranno successivamente istruite. "Questa massa debitoria - spiega il sindaco Maurizio Milone - è frutto di scarsa capacità di riscossione e per debito ATO Rifiuti pregresso. L'Osl ha proposto la transazione, nella misura del 60%, dell’importo accertato, la massima percentuale prevista dalle norme in materia, sulla base dell’ordine cronologico di arrivo delle istanze, ad eccezione dei debiti relativi alle spese vincolate e per i debiti assistiti da privilegio di primo grado. Quello che però lascia di stucco è l'ammontare dei crediti. Che poi è quello che blocca il sistema propulsivo del comune inceppando la macchina amministrativa che a sua volta determina altre diseconomie di scala e quindi inefficienze, costi maggiori, mancata liquidità di cassa. Sempre secondo il team guidato dal dott. Guerrera i crediti sarebbero stimabili attorno a 12.250.000 euro. Che non possono essere certo considerato un vanto. "Certo che no! - sbotta Milone - più di un quarto di questi nostri crediti e cioè 6.100.000 di euro è rappresentato da Tari/Tarsu non riscossa che servirebbero per pagare i nostri fornitori di servizi. Quando peraltro è noto a tutti che abbiamo una serie infinita di difficoltà nel conferire i rifiuti a Trapani e a Bellolampo. Ciò ci costringe a trovare alternative più lontane e più costose". Il credito derivante dalla fornitura idrica è di 765.000 euro. Crediti per Tari non riscossa che ammontano a 3.500.000 euro, quelli relativi alla Tarsu per 2.600.000, a all'Ici per 1.400.000 fanno capire come in passato ci sia stata un'evasione oltre la più nera previsione. Peraltro a fare da contorno sono ulteriori crediti di 735.000 euro sotto la voce "altri crediti". Belmonte Mezzagno è un Comune che bisogna rigenerarlo. Bisogna ripararlo, risanare le ferite sociali e rilanciare il ruolo dell’Ente". Riparare, risanare e riqualificare Belmonte Mezzagno sono gli obiettivi principali dell’agenda dell’Amministrazione Milone. "Per fare tutto questo è importante risolvere la questione del bilancio stabilizzato 2019/2021, che si trova attualmente al Ministero dell’Interno per la sua approvazione e riorganizzare la macchina comunale, partendo dal personale - continua -. Per risanare il bilancio e metterlo in sicurezza è essenziale una generale presa di coscienza da parte di tutti, debitori compresi. Poi bisogna occuparsi del personale che è importante quanto il bilancio, il comune è stremato da tutti i pensionamenti ed è ridotto a lumicino. Bisogna immettere nella macchina amministrativa comunale profili tecnici e competenti, altrimenti perderemo la più grande occasione che abbiamo di fronte. Mi riferisco alle risorse previste dal Piano Nazionale di ripresa e resilienza che vanno utilizzate, spese bene e rendicontate: per centrare questi obbiettivi il Comune deve avere una struttura adeguata".