Partono le azioni a favore dei territori fragili e rischio idrogeologico. A Lercara Friddi la Regione ha finanziato la messa in sicurezza di tre corsi d’acqua che, con l’arrivo della stagione invernale, potrebbero mettere a rischio il territorio, ma soprattutto le abitazioni e i cittadini. L’Autorità di bacino del distretto idrografico della Regione ha anticipato i tempi e finanziato la messa in sicurezza. Sono interventi che si inseriscono fra quelli di somma urgenza necessari, perché la vegetazione, ormai folta e invasiva, crea seri rischi all’incolumità pubblica. L’area in cui sono previsti gli interventi di manutenzione e bonifica, nel recente passato, è stata teatro di dannose esondazioni, una delle quali causò pure la morte di uomo annegato dopo essere stato travolto da un torrente esondato per le piogge torrenziali a Castronovo di Sicilia. La vittima era a bordo di un’Audi Q5 che è stata travolta dalle acque del fiume Morello sulla SS. 189 Palermo Agrigento. Diversi i disagi registrati nel messo di novembre 2021 quando a causa del nubifragio che si è abbattuto in provincia di Palermo è esondato il torrente Morello nella zona di Lercara Friddi che ha causato la chiusura della statale 189. Danni e disagi, in quell’occasione, si sono registrati anche sulla strada che collega Castronovo a Prizzi. Metà della carreggiata è franata verso valle, mentre l’altra parte rimane percorribile. La strada nella zona industriale di Termini Imerese si è allagata. Sta intervenendo la polizia municipale per chiuderla al traffico. I lavori programmati dagli uffici diretti da Leonardo Santoro ammontano a quasi seicentomila euro e le risorse sono state assegnate al comune a seguito di una convenzione. I cantieri saranno realizzati in corrispondenza dell’attraversamento della strada statale 189 - meglio conosciuta come la Palermo-Agrigento - lungo i torrenti Rinedda, Rocca di Panni e Morello. Gli interventi consistono nell’eliminazione della vegetazione per circa 200 metri per ciascun corso d’acqua (100 metri a monte e altrettanti a valle) e il successivo sgombero dei detriti. Presso il torrente Rinedda, inoltre, sarà effettuata la sagomatura delle sponde per circa 50 metri. Tutte azioni che garantiranno la buona gestione degli spazi critici.