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Palermo e Sutera commemorano l'agente Zucchetto: fu ucciso dalla mafia 40 anni fa

Palermo ha commemorato stamattina l’agente di polizia Calogero Zucchetto, originario di Sutera, ucciso da due killer mafiosi il 14 novembre 1982, in via Notarbartolo, mentre usciva da un bar.

Vucchetto, ricorda in un comunicato la questura, era un poliziotto della squadra mobile di Palermo, all’inizio degli anni Ottanta, e collaborava con investigatori di grande spessore, come Ninni Cassarà, con il quale condusse importanti e delicate attività d’indagine che avrebbero fornito un importante contributo alla individuazione ed alla cattura di pericolosi boss mafiosi.

Stamattina, alle 9.30, proprio nel luogo di quell’eccidio, all’angolo tra la via Notarbartolo e via Libertà, luogo ribattezzato largo degli Abeti, le più alte cariche cittadine, della polizia, civili e militari, hanno ricordato il martirio di quel giovane poliziotto. Alla cerimonia hanno partecipato, altresì, esponenti dell’amministrazione comunale di Sutera, nonché scolaresche con giovani studenti che, con orgoglio, hanno ricordato il loro concittadino.

Il questore di Palermo Leopoldo Laricchia e la sorella di Calogero Zucchetto hanno deposto una corona sulla lapide dell’agente di Sutera. A seguire si è svolta una santa messa in suffragio presso la Chiesa di Santa Maria della Pietà, in via Torremuzza, nel quartiere della Kalsa, concelebrata da don Luigi Ciotti e dal cappellano della polizia di Stato, don Massimiliano Purpura.

A chiusura della giornata commemorativa si terrà, alle ore 21, presso la caserma Pietro Lungaro, una rappresentazione teatrale denominata Nel nome di Maria, con protagoniste le attrici Chiara Gambino e Alba Sofia Vella, che ripercorrerà la vita dello sfortunato poliziotto, soffermandosi in particolare sul rapporto con la fidanzata.

«A quarant'anni dalla sua scomparsa - dice il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, presente alla commemorazione - ricordiamo il coraggio e il forte senso dello Stato dell’agente della polizia Calogero Zucchetto, ucciso da sicari di Cosa nostra. L’agente Zucchetto non aveva timore di entrare negli angoli nascosti dei quartieri di Palermo per cercare i latitanti e all’inizio degli anni Ottanta, collaborando con il commissario Ninni Cassarà, ha dato un prezioso contributo nel disegno dei nuovi assetti delle cosche. Quella di Zucchetto è stata una delle tante giovani vite spezzate dalla mafia e il suo sacrificio non verrà mai dimenticato».

Alla cerimonia di commemorazione presente anche una delegazione dell’ottava circoscrizione. L’esponente del Pd Emanuele Maria Marino ha anche postato due fotografie con questo testo-didascalia: «Alle 21.30 del 14 novembre 1982 un commando composto da Mario Prestifilippo e Pino Greco attese Calogero Zucchetto, agente della squadra mobile di Palermo alle dipendenze di Ninni Cassarà, in via Notarbartolo fuori dal bar Collica di Palermo. Zucchetto (detto Lillo) fu ucciso da cinque colpi di pistola alla testa, all'età di 27 anni. Stamattina abbiamo ricordato Lillo con la deposizione di una corona di alloro presso la lapide sita in largo degli Abeti (tra via Notarbartolo e via Libertà) e stasera lo faremo presso la caserma Pietro Lungaro con lo spettacolo teatrale dell'attrice e regista palermitana Chiara Gambino dal titolo Nel nomedi Maria, in scena con Alba Sofia Vella».

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