PALERMO. Hanno cominciato e non si fermeranno. Sono Marco, Valeria e Giuseppe, quei “bravi ragazzi”(come li chiamano su Facebook) che qualche mattina fa hanno ripulito spontaneamente la fermata del tram di via Pecori Giraldi, allo Sperone, imbrattata dai vandali la sera prima. Armati di guanti, spugna e soluzione acida, un architetto, un addetto alla comunicazione, e un docente universitario, hanno pulito dall’inciviltà di qualche ragazzino, un bene pubblico non ancora utilizzato, ma già deturpato.
“Aggiustare qualcosa a Palermo è complicato perché è già tutto rotto o mal funzionante– racconta Marco D’Amico -, ma vedere una fermata integra già vandalizzata, smuove la coscienza di chiunque. Così abbiamo avuto l’idea di andare a comprare una soluzione per la rimozione della vernice e, in poco più di un’ora, avevamo finito tutto il lavoro. Purtroppo è rimasto solo qualche alone”. Dediche d’amore firmate e “smile” ricoprivano l’interno della fermata in metallo destinata ai futuri passeggeri. “Qualcuno mi ha anche detto: ma davvero lo faresti? – racconta Valeria Piazza -. Sì, l’ho fatto e lo rifarei ancora. E’ stato talmente semplice e banale, non abbiamo neanche perso tanto tempo. I passanti ci guardavano sorridenti e incuriositi, e la Polizia ci ha anche ringraziati per quello che stavamo facendo. Come se non bastasse, uno degli autisti del tram in prova ci ha pure salutati!”.
Forse il destinatario di una delle dediche amorose, o forse no, ma qualcuno ha anche ricoperto con della vernice bianca alcuni degli scarabocchi che ricoprivano il lato destro della fermata. I tre palermitani si sono anche preoccupati di utilizzare un prodotto che non logorasse il metallo stesso. “Avevamo chiesto di farci regalare i flaconcini di prodotto dal negozio in cui li abbiamo acquistati – continua Valeria -, ma, alla fine, abbiamo messo mano ai nostri portafogli”.
Esempio ed espressione di cittadinanza attiva, questo sarà soltanto il primo di tanti interventi del genere. I ragazzi, infatti, hanno intenzione di coinvolgere quanti più cittadini possibili, anche attraverso eventi organizzati sui social network. “Non vogliamo cambiare il mondo – continua Marco -. Ma de-vandalizzare, e lasciare un segno tangibile. Porteremo avanti questi interventi, piccoli gesti che non costino molto in termini di denaro, e che si possano realizzare massimo in un’ora di tempo”. Le foto dell’impresa, scattate da Giuseppe, hanno fatto il giro del web, e i commenti positivi sono stati tanti. “Lo continueremo a fare –conclude Valeria –Se la cosa ha suscitato scalpore, significa che stiamo facendo bene! Troveremo altro da pulire, noi vogliamo bene a questa città”.
Caricamento commenti
Commenta la notizia