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Palermo è una delle 25 città più belle del mondo: lo dice il magazine americano Travel+Leisure

«Un sogno per gli amanti della vita». È la definizione che la stampa americana ha dato di Palermo per celebrare il suo ingresso nella classifica delle 25 città più belle del mondo. Un riconoscimento che arriva direttamente da un articolo del celebre magazine statunitense Travel+Leisure, dedicato alle meraviglie e alle caratteristiche che deve avere una città per essere «bella».

E al quesito su cosa possa rendere tanto affascinante una città da farla spiccare tra tutte, le risposte sono varie: da uno skyline ad alta quota, ad un parco, da una tonalità di colore, ad antiche meraviglie, montagne o musei. Oppure, molto più semplicemente semplicemente, «da qualche parte con una scintilla indescrivibile, mucchi di arance succose al mercato, musica dal vivo e giovani innamorati».

Palermo, dunque, tiene alti i colori della Sicilia nel mondo, grazie al suo essere «dinamica, decadente e soleggiata - scrive la rivista - è un sogno per gli appassionati di architettura, i buongustai e tutti gli amanti della vita. Potresti pensare che il teatro dell’opera più grande d’Italia sia a Roma o a Milano, ma è qui - prosegue l’articolo -. La cupola di rame del Teatro Massimo si erge a circa 250 piedi sopra la storica piazza su cui si trova (i fan del White Lotus riconosceranno il teatro dalla seconda stagione)».

A contribuire a queste classifiche, infatti, sembra essere quest’ultima tendenza cinematografica: sempre più produzioni scelgono il capoluogo dell’isola come ambientazione, ma non solo. Come citato nell’articolo americano, anche il resto della regione viene bramato dagli obiettivi delle macchine da presa, come nel caso della serie Hbo White Lotus, la cui seconda stagione, dopo una prima girata alle Hawaii, ha trovato la sua perfetta ambientazione a Cefalù, mostrando al mondo anche le più nascoste meraviglie del territorio siculo.

L’articolo, poi, si sofferma anche sulla «sorprendente Cattedrale in pietra dorata di Palermo è una delle tante strutture arabo-normanne della città che risalgono a un periodo intorno alla fine degli ultimi millenni. Dirigiti verso il suo tetto per vedere lo skyline di terracotta dell’antica città che precipita verso il Mar Tirreno». Ma a stravolgere e rubare il cuore è «il battito della vita» della città: «motorini ronzanti, palme ondeggianti, coppie italiane che passeggiano a braccetto lungo strade secolari», hanno rapito gli occhi della stampa statunitense, per cui non rimane che accomodarsi «per un Aperol spritz o un terroso Nero d’Avola nella bohémien piazza Caracciolo e osserva lo svolgersi della notte».

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