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WineWays, a Palermo il cinema che racconta il vino

Un inedito percorso che rende omaggio a quattro dei cinque sensi e si collega idealmente al bellissimo progetto di Vigna del Gallo, uno dei tanti cuori dell’Orto Botanico di Palermo: dopo 230 anni di fermo, a giugno scorso le viti hanno regalato i primi grappoli. Quattro sensi dunque: vista ed ecco quattro film dedicati al vino; gusto, e basta degustare; olfatto, ed è bello bearsi dei sentori dei vini; per l’udito basta restar zitti ed ascoltare l’Orto di notte, sarà una sorpresa. WineWays è il nuovo progetto dell’Orto Botanico, preview al festival multidisciplinare Metamorphosis che occuperà i mesi di agosto e settembre tra teatro, musica, danza e letteratura, e mira, nel tempo, a divenire stabile. Intanto, ecco WineWays, curato da Paolo Inglese, direttore del Sistema Museale di Ateneo e dal critico cinematografico Sandro Volpe, in collaborazione con Talea e DOC Sicilia: da domani (giovedì 21 luglio) a domenica nasce un’arena nell’Orto, per un connubio elegante per cinefili, winelovers e semplici amanti del bello.

“Realizzato con Sandro Volpe e DOC Sicilia Wineways mette insieme il mondo delle imprese, della ricerca scientifica, della cultura con l’intento dichiarato di scoprire il vino siciliano a 360 gradi, ricordando sempre che custodiamo il Vigneto Sicilia, realizzato con DOC Sicilia e dedicato a Diego Planeta – spiega Paolo Inglese -. È un altro passo di una visione complessiva dell’Orto Botanico come spazio di comunità e di cultura, non eventi spot ma un programma definito che tocchi diversi ambiti e gusti. Chiunque deve poter venire all’Orto e scoprire qualcosa che gli piace”.

Quattro film, quattro incontri e quattro degustazioni, costruiti a come un percorso sensoriale e olfattivo dentro il mondo del vino, analizzato da aspetti diversi. Alle 19, le degustazioni guidate di DOC Sicilia: i primi due giorni (giovedì 21 e venerdì 22 luglio), Nicola Francesca presenterà i due vitigni Grillo e Nero d’Avola, aprendo le degustazioni di cantine siciliane; sabato 23 e domenica 24 luglio ci si dedicherà invece a Lucido/Cataratto e rosati, anche in questo caso si assaggeranno vini dell’isola. Ad ogni incontro, seguirà alle 21 la proiezione: Sandro Volpe ha scelto con cura pellicole legate al mondo del vino. Ecco quindi due documentari di Jonathan Nossiter, realizzati a distanza di dieci anni, nel 2004 “Mondovino” e nel 2014 “Resistenza naturale”, per raccontare l’impatto della globalizzazione sulle regioni produttrici di vino e l’esperienza di ungruppo di viticoltori italiani che non si piegano allastandardizzazione del mercato. E due film di Alexander Payne, “Sideways” (2004) e di Cédric Klapisch, “Ritorno in Borgogna” (2017) di mano più narrativa: il primo è un road movie per lestrade del vino in California, il secondo racconta una vicenda familiare nellacampagna francese. “Cinema d’inchiesta e cinema difinzione dentro le cantine, sorso dopo sorso” spiega Sandro Volpe.

WineWays è un progetto del SiMuA (Sistema Museale di Ateneo) e dell’Orto Botanico, in collaborazione con CoopCulture, Talea e VM Agency, con il contributo dell’assessorato regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana e di DOC Sicilia.

I FILM

GIOVEDI 21_Mondovinodi Jonathan Nossiter [USA/Francia 2004, durata 135’]

Un documentario-inchiesta che descrive l’impatto della globalizzazione sulle regioni produttrici di vino e in particolare l’influenza del critico Robert Parker e dell’enologo Michel Rolland nel definire e imporre uno stile internazionale comune. La critica è rivolta inparticolare alle ambizioni delle grandi aziende della produzione vinicola – come Mondavi – adanno dei singoli piccoli produttori che hanno perfezionato con la tradizione vini dallecaratteristiche individuali legate al territorio di produzione. Il film è stato girato in diversenazioni: in Italia, tra Toscana, tra Firenze e Bolgheri, e Sardegna, a Bosa; in Francia tra Bordeaux, Borgogna e il paese di Aniane in Linguadoca; negli USA, a Napa Valley; in Argentina, in Brasile e a Londra, presso la casa d’aste Christie’s.

VENERDI 22 _Sideways – In viaggio con Jackdi Alexander Payne [USA 2004, durata 124’]

Con Paul Giamatti, Thomas Haden Church, Sandra Oh, Virginia Madsen Miles è un insegnante e aspirante scrittore: insicuro con le donne, ha una grande passione e conoscenza dei vini. Si avvicina il matrimonio del suo amico Jack e i due decidono di prendersi una settimana di libertà in viaggio nella zona vinicola di Santa Ynez Valley, nella contea diSanta Barbara in California. Miles vuole bere del buon vino, mangiare cibo di qualità, giocare a golf e non pensare alla ex moglie, mentre Jack nel suo addio al celibato è alla ricerca di un’ultima avventura. Arrivati nella regione dei vigneti, Miles e Jack incontrano Maya e Stephanie, rimettendo in discussione le loro certezze.

Basato sull’omonimo romanzo di Rex Pickett, Sideways è stato un successo a sorpresa a livello internazionale. La Santa Ynez Valley, dove è ambientata la maggior parte del film, ha visto incrementare notevolmente il flusso turistico. Il film prende vita «sorso dopo sorso» quando i vigneti californiani e le cantine illuminano la scena: va lasciato decantare, per apprezzarne le qualità.

SABATO 23_ Ritorno in Borgogna (Ce qui nous lie) di CédricKlapisch [Francia, 2017, durata 113’]

Con Pio Marmaï, François Civil, Ana Girardot – Francia 2017, Jean si è allontanato dalla famiglia, proprietaria di un grande vigneto a Meursault in Borgogna,per girare il mondo. A causa della malattia del padre, decide di lasciare l’Australia dove vive con la moglie e il figlio, per tornare a casa e riunirsi con la sorella Juliette e il fratello Jérémie. Ma la morte del padre, poco prima dell’inizio della vendemmia, carica ifratelli di nuove responsabilità, tra le quali la necessità di pagare le tasse di successione. Stannoprogettando di vendere tutto, ma si fanno riassorbire dal richiamo della terra che èstata l’orizzonte della loro infanzia, dalle regole rigorose e dalle responsabilità di un lavoroche hanno nel sangue. E ricostruiranno il legame con il comune passato.

«Per me, il vino è mio padre. Conosco il vino attraverso mio padre - che praticamente non beve altro che vino della Borgogna. Quando iniziai a bere mi fece assaggiare il suo vino. Grazie a lui ho imparato ad apprezzarlo. Sono tornato a vedere i documentari di Jonathan Nossiter, tra cui Mondovino, è stato uno dei miei riferimenti. Ma la cosa fondamentale sono state le foto che ho scattato in Borgogna negli ultimi dieci anni. Quando visiti più volte lo stesso luogo allora puoi avere uno sguardo preciso e conoscere quel posto in tutto e per tutto. D’un tratto sai come portarlo sullo schermo» (C.Klapisch).

DOMENICA 24_ Resistenza naturale (Natural Resistance)di Jonathan Nossiter [Italia/Francia 2014, durata 85’]

Jonathan Nossiter, dieci anni dopo Mondovino, torna a occuparsi della produzione vinicola.Mette insieme quattro produttori, Stefano Bellotti della Cascina degli Ulivi (Novi Ligure),Elena e Anna Pantaleoni e Giulio Armani di La Stoppa (Piacenza), Giovanna Tiezzi e Stefano Borsa di Pacina (Siena) e Corrado Dottori e Valeria Bochi di La Distesa (Cupramontana): sonoloro a raccontare cosa significhi fare i vignaioli oggi – con una produzione biologica – quandotutto è subalterno all’industria alimentare. Una riflessione alternata a quindici estratti di film,un dispositivo di commento entro il film stesso e un omaggio alla Cineteca di Bologna,complice del progetto.  «Durante il montaggio è nato un dialogo appassionato e carico di energia tra cinema e vino. L’intero processo è diventato una conversazione gioiosa tra due mondi che hanno una sorprendente quantità di cose in comune e che possono avere qualcosa da imparare l’uno dall’altro» (J.Nossiter).

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