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Palermo, Giulietta di Fellini al Biondo: protagonista Roberta Caronia

L'attrice palermitana Roberta Caronia è la protagonista di «Giulietta», lo spettacolo tratto dall’omonimo racconto di Federico Fellini e portato in scena dal regista Valter Malosti nell’adattamento di Vitaliano Trevisan, che debutta al Teatro Biondo di Palermo il 20 aprile alle 21.

Le scene dello spettacolo, prodotto da Tpe - Teatro Piemonte Europa, sono di Paolo Baroni, le luci di Francesco Dell’Elba, il fantasioso costume che indossa la protagonista è firmato da Patrizia Tirino, le marionette sono di Gianni Busso e le musiche originali di Giovanni D’Aquila. Repliche fino al 24 aprile.

Giulietta è l’unica opera narrativa di una certa consistenza pubblicata da Fellini; lo stesso regista ne suggerì la stampa, in lingua tedesca, per l’editore svizzero Diogenes nel 1989. Si tratta della prima idea-soggetto di quello che nel 1965 diventerà il film «Giulietta degli spiriti»: un «trattamento», ovvero la fase intermedia tra il soggetto e la sceneggiatura. Una sorta di film semilavorato. Scritto curiosamente tutto in soggettiva come un flusso di coscienza della protagonista. «Giulietta è una struggente favola psicanalitica - spiega Valter Malosti - una favola contemporanea dai toni mozartiani sull'identità frammentata, sull'anima, raccontata con un tono vagamente infantile ed inquietante, una moderna Alice attraverso lo specchio; specchio con il quale si apre e si chiude lo spettacolo e il racconto felliniano. Ma Giulietta è anche una lunga e irridente seduta spiritica descritta da chi ci crede, anche, almeno un poco. Eco delle frequentazioni di maghi, veggenti e spiritisti scovati da Fellini e Giulietta Masina in quegli anni un po’ in tutta Italia. E oltre alla parapsicologia, evidente in questo testo di Fellini è la sua vicinanza alla psicanalisi: un modo di convivere con i propri fantasmi che Fellini, dopo averlo maturato alla scuola junghiana di Ernest Bernhard, non abbandonò più. Un circo, una pista da circo: al centro sta Giulietta in qualche modo inchiodata, come la Winnie di Giorni felici di Samuel Beckett, come una farfalla raccolta da un entomologo e lì depositata. E intorno, tutti i suoi fantasmi, gli spiriti, evocati dalla presenza di nude marionette e da una fittissima partitura di suono».

Nel servizio fotografico di Tommaso Le Pera Roberta Caronia in Giulietta

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