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Palermo, torna al Conservatorio un prezioso violino del 1861: fu rubato più di 20 anni fa

Tra la fine degli anni Novanta e gli inizi del 2000 al Conservatorio Alessandro Scarlatti di Palermo sparirono 26 strumenti musicali pregiati. Oggi il pezzo più importante della collezione, il violino «Giuseppe Rocca» del 1861, del valore di circa 350 mila euro, recuperato dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale, è stato restituito dal comandante Gianluigi Marmora nelle mani del direttore Daniele Ficola.

Alla cerimonia ha partecipato, tra gli altri, il direttore dell’Istituto superiore musicale «Pietro Mascagni» di Livorno, Renato Meucci, che ha avuto un ruolo determinante nel recupero del violino visto che era stato uno dei pochi a fotografare e catalogare tutti gli strumenti presenti al conservatorio negli anni Novanta. Le sue foto sono state decisive. Le lunghe indagini hanno permesso la ricostruzione parziale delle fasi successive al furto, cristallizzando una compravendita tra privati avvenuta nel 2007 in Germania. Dopo una rogatoria andata a vuoto, nel 2020, il violino è stato sequestrato in occasione della temporanea permanenza nel capoluogo siciliano di una violinista che lo deteneva per fini professionali. Due anni dopo è arrivata la confisca.

Il Giuseppe Rocca del 1861 ha una pregevole tavola armonica in abete realizzata in un unico pezzo, con venatura progressivamente più stretta da sinistra verso destra e il fondo realizzato in un unico pezzo di acero, con una rilevante fiammatura orizzontale. «La prima cosa importante che ho fatto, dopo il mio insediamento alla direzione nel 2012, è stato denunciare la sparizione di una nutrita serie di importanti strumenti storici», afferma Ficola.

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