Amicizie cementate da turni interminabili. I volti dei colleghi coperti h24 dalle mascherine e conosciuti solo molto dopo gli sguardi. Quei padiglioni dove sai quando entri ma non quando uscirai, perché se alle 20, a fine turno, c’è ancora una marea umana da vaccinare bisogna abbandonare ogni impegno e restare ai propri posti, fino all’ultima somministrazione. Sono solo alcuni dei ricordi rimasti impressi ai lavoratori della Fiera del Mediterraneo di Palermo, una schiera di professionisti reclutati per gestire l’emergenza sanitaria fin dai primi mesi, quando il Covid era ancora la bestia ignota che uccideva a caso e faceva mille volte più paura di adesso. Pian piano, l’emergenza è diventata abitudine. Ma all’inizio quei medici in tuta bianca che sfioravano il virus testando i cittadini sembravano marziani armati solo di tamponi e coraggio.
Raccontare i ricordi e i lavoratori di questa esperienza straordinaria sarà il compito di Facce da Fiera, una mostra fotografica social e forse anche qualcosa in più: è un racconto storicizzato per immagini e parole, che diventa anche un tributo alle categorie professionali impegnate nella gestione dell’emergenza sanitaria e in servizio alla Fiera del Mediterraneo. Cinquantaquattro ritratti fotografici, scattati dal fotoreporter palermitano Igor Petyx a una rappresentanza dei lavoratori dell’hub, che saranno periodicamente pubblicati sui profili social della struttura commissariale per l’emergenza Covid a Palermo (profili Facebook: Ufficio Commissario Emergenza Covid Palermo; Instagram: commissario_covid_palermo). Ogni scatto dei lavoratori della Fiera, con e senza mascherina, sarà accompagnato da un ritratto in forma scritta: un modo per dare spazio e voce a una piccola delegazione di coloro che hanno lottato contro il virus, raccontando chi sono, cosa amano fare, cosa hanno provato nel vivere ogni giorno la pandemia come esperienza lavorativa e umana. Facce da Fiera è l’hub raccontato dai chi lo ha vissuto: la storia di un viaggio emozionante dall’emergenza a una nuova normalità.
Igor Petyx è anche l’autore della mostra fotografica già allestita al padiglione vaccinale della Fiera dal titolo Risorgiamo Italia: cento scatti per raccontare il primo anno di pandemia, immagini che hanno accompagnato i lunghi mesi delle vaccinazioni. «Gli occhi stanchissimi, gli unici che apparivano da dietro le mascherine, perché i sorrisi li intuivamo soltanto, e come noi, tutti quelli di cui si prendevano cura: ecco, ho voluto fotografare questi occhi e questi sorrisi virtuali – dice Igor Petyx –, dicono tutto e raccontano più di ogni altra immagine lo sforzo di chi qui dentro ha passato, giorni, settimane, mesi, feste comandate, compleanni, anniversari. Per ricordare ad ognuno di noi, e a me per primo, che dobbiamo tanto a tutti loro».
»Contrastare l’emergenza a mani nude è stato dall’inizio un atto di fede. È servito essere visionari per costruire un centro direzionale in locali inutilizzati da tempo - dichiara il commissario Covid di Palermo, Renato Costa -. Bisognava credere nelle capacità proprie e dei colleghi, essere aperti a imparare sul campo: i ragazzi sono arrivati qui con bagagli diversi, alcuni al loro primo lavoro. Quale che fosse la loro mansione, è stata una prima volta per tutti, resa possibile solo da un tenace esercito di sognatori. Questo progetto, portato avanti grazie alla collaborazione e maestria di Igor Petyx, servirà a raccontare loro e cosa per loro ha rappresentato l’esperienza Fiera. Un tributo ai professionisti che hanno lavorato e lavorano qui senza risparmiarsi».
Nato a Palermo, anno di grazia 1974, Igor è figlio del mitico fotografo del giornale L'Ora prima e del Giornale di Sicilia poi Gigi Petyx, lo ha seguito fin da piccino nei suoi reportage in giro per la Sicilia. A 19 anni Igor comincia a collaborare con il Giornale di Sicilia e diventa giornalista pubblicista nel 2002. Ha documentato i maggiori fatti di cronaca, con una consapevolezza: non lasciare mai nulla al caso e aiutare a ricordare con i suoi occhi e i suoi scatti tutti quei momenti che diventano storia. Ha fotografato i migranti - e gli scatti sono racchiusi in due mostre, Amare senza confini, con la Croce Rossa e la Prefettura di Palermo nel 2015 a Villa Pajno, e Clandestinamente, nata da un reportage all'interno del centro di accoglienza di Lampedusa nel 2008 esposta al Teatrino delle Beffe nel 2009 - e il degrado dei sottopassaggi di viale Regione Siciliana - e così è nata un’altra mostra, Subway, esposta nel 2011 proprio in un sottopassaggio, quello all'altezza di Grande Migliore - diventati casa dei tossicodipendenti. Collaboratore di Repubblica, dell'agenzia Ansa, del mensile Gattopardo e delle maggiori testate nazionali ed estere, è il fotografo ufficiale del festival Le Vie dei Tesori. Il 17 maggio 2021 ha inaugurato alla Fiera del Mediterraneo, padiglione vaccinale 20, la mostra Risorgiamo Italia su un anno di pandemia, visibile ogni giorno a tutti gli utenti dell’hub vaccinale e promossa da Msc Crociere.
Nella fotogallery otto «doppi ritratti» di lavoratori dell'hub della Fiera (foto di Igor Petyx)
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