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Palermo, apre alle visite il campanile della chiesa del Carmine Maggiore di Ballarò

A Palermo apre per la prima volta ai visitatori il campanile della chiesa del Carmine Maggiore che si trova all’interno del mercato di Ballarò, nel centro storico. Questo pomeriggio (domenica 27 marzo) dalle 14 alle 16 si svolgeranno le prime visite guidate. Dalla prossima settimana, invece, sarà possibile salire sul settecentesco campanile e ammirare da vicino la maestosa cupola ogni sabato dalle 10 alle 16 e domenica dalle 12 alle 16. L’apertura al pubblico della storica struttura di piazza Carmine è stata fortemente voluta dal rettore carmelitano padre Pietro Leta, coadiuvato dall’associazione culturale «Guardie del tempio di Cristo» e da una squadra di professionisti.

«Per la prima volta, si renderà fruibile ai visitatori il campanile settecentesco e da esso l’affaccio sulla splendida cupola, rivestita con maioliche policrome di rara bellezza. Essa è suddivisa – racconta padre Pietro Leta - in quattro spicchi dentro ciascuno dei quali è riportato l’antico stemma carmelitano: il monte Carmelo, con una stella centrale che indica la presenza della Vergine Maria, e altre due laterali in riferimento ai profeti Elia ed Eliseo, e ancora i simboli dei primi due santi carmelitani: la palma il martire Sant’Angelo di Licata e il giglio Sant’Alberto, nato a Trapani e morto a Messina». L’associazione culturale «Guardie del tempio di Cristo» ha contribuito ai finanziamenti destinati ai lavori per la messa in sicurezza del campanile e da oggi si occuperà anche delle visite guidate.

«Ci siamo uniti al team chiamato da padre Leta per restaurare il complesso del Carmine Maggiore e restituirlo ai palermitani e ai turisti. Garantiamo la fruizione quotidiana del monumento, il fine settimana invece, sarà possibile anche salire sul campanile» spiega Marina Mancuso, operatrice culturale dell’associazione «Guardie del tempio di Cristo». Il rettore è affiancato da un team di studiosi tra architetti, storici dell’arte e volontari. L’apertura del campanile è inserita all’interno del progetto «Far rifiorire il Complesso Monumentale del Carmine Maggiore», che mira con una serie di iniziative tra restauri, incontri culturali e studi mirati, alla rinascita del luogo e alla trasformazione in museo di diverse aree. «Siamo riusciti a restituire il campanile alla città perché amiamo questa realtà. L’obiettivo finale è restaurare tutta la chiesa. Il complesso – spiega il rettore Pietro Leta - custodisce opere bellissime, dietro abbiamo una storia, c’è una cultura, c’è l’arte, c’è la tradizione, c’è la spiritualità e c’è la devozione alla Madonna del Carmelo. Tutto ciò fa da volano e abbiamo messo insieme dei progetti. Uno di questi prevede la messa in sicurezza e l’apertura del campanile e la possibilità di far ammirare a 15 metri di distanza la cupola. Fino a ieri i turisti dovevano vedere la cupola dal chiostro, allungando il collo. Adesso dal campanile invece, si ha questa bellissima sensazione di poterla quasi abbracciare».

Il complesso del Carmine è uno dei capolavori artistici e architettonici che la città custodisce. Il monumento con la sua chiesa barocca seicentesca conserva al suo interno opere di Giacomo Serpotta, Antonello e Domenico Gagini, Pietro Novelli. E poi c’è il chiostro cinquecentesco e l’antichissima cappella della Pietà, costruzione del XII secolo. Da oggi un altro «gioiello d’arte» sarà svelato. Sarà possibile salire fino in cima al campanile da dove non solo si potrà vedere a pochi metri la cupola barocca, sorretta da quattro telamoni, che si alternano alle quattro grandi finestre, ornate da angeli, frutta e foglie, ma dopo «l’acchianata» sarà possibile anche ammirare Palermo dall’alto. Dalla Cattedrale, a Palazzo dei Normanni, fino a Porta Nuova e al teatro Massimo: un panorama unico che regala meraviglia.

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