Una variegata diversità di tante voci legate alla Sicilia è il filo conduttore che collega gli oltre 20 appuntamenti che fanno parte della seconda edizione di "Settembre al Riso", il cartellone che si apre domani, nel cortile del museo di arte moderna e contemporanea affacciato sul Cassaro, a Palermo.
Sul filo dell'identità isolana, autentica nella sua differente declinazione, si muovono infatti tutti gli spettacoli, teatrali e musicali e gli incontri che sono stati scelti per comporre la rassegna, promossa dall'assessorato regionale ai Beni culturali, fortemente voluta dall'assessore Alberto Samonà, in collaborazione con il Museo Riso e CoopCulture.
Dopo una prima due giorni "Sicilia Restart", organizzata da #IoComproSiciliano - sui temi legati alla ripartenza, con protagonisti numerosi "artigiani della cultura" -, inizieranno gli spettacoli. Due focus importanti, il primo è dedicato a Aurelio Pes, a completamento di un progetto in tre step: Gianni Gebbia proporrà "Attis", audiodramma in prima assoluta, nato su un testo del drammaturgo scomparso alcuni mesi fa, a cui viene anche dedicata una tavola rotonda. E, per la prima volta in assoluto, si dedicano quattro giorni alla drammaturgia e alla ricerca linguistica di Franco Scaldati a otto anni dalla sua scomparsa.
L'Officina del Sarto, tra testi teatrali inediti, film di montaggio e serate tra pagine e parole, oltre ad un atteso convegno di approfondimento. "RISO con la sua preziosa collocazione nel cuore di Palermo - dice Samonà - si conferma sede d'eccellenza per l'incontro delle arti, declinate in chiave contemporanea. Ed è un modo per restituire una dimensione di vita alla città, che sta attraversando un momento particolarmente difficile e delicato e non mi riferisco soltanto all'emergenza cimiteri. Avremo teatro, incontri, dibattiti e tavole rotonde - prosegue Samonà - che raccontano le radici e la sensibilità della nostra terra".
Il cartellone di "Settembre al Riso" prevede tanto teatro: dall' "Edipo Re" di Salvatore Guglielmino (che avvia il programma sabato prossimo), al lavoro "Aedi" di Salvo Piparo ed Egle Mazzamuto, già applaudito a Segesta; al "Requiem a due voci" di Gigi Borruso, a "La guida Zen" del Teatro Atlante, al primo studio di "Secret Sacred" dei Teatri Alchemici dedicato alla figura di san Francesco; alle spinte sociali di Raizes che continua a scandire i mesi di prigionia di Patrick Zaki, fino al "Requiem a due voci" dalle liriche di Cetta Brancato, regia di Gigi Borruso e musiche di Marco Betta. Per la musica, canti e miti popolari con Laura Mollica; i canti folk del neonato gruppo Arbarìa, le innovazioni vocali sperimentali di Miriam Palma sul "Guerrìn Meschino" di Bufalino e le scorribande barocche tra classica e cunto, dell'Arianna Arte ensemble con Maurizio Majorana che presenteranno anche un inedito "Pulcinella" fuori programma, l'8 ottobre. E ancora, gli ultimi cantastorie pronti a raccontarsi; il viaggio jazz sulle orme di Nick La Rocca di Ana Flora con il suo gruppo. Due gli appuntamenti con l'Opra: i fratelli pupari Argento proporranno sia il tradizionale canovaccio con "L'incanto di Orlando", che un nuovo lavoro dedicato a Santa Rosalia che affianca attori, cantanti e manianti. E infine i "Diari d'amore" per immagini e suoni di Enrico Morsillo e Domenico De Lisi.
Gli spettacoli inizieranno tutti alle 21, tranne alcuni appuntamenti mattutini e pomeridiani.
Ingresso solo con 'green pass' o tampone negativo effettuato entro le 48 ore precedenti. Per gli spettacoli a ingresso libero, si potrà entrare fino ad esaurimento posti disponibili (180 per ciascun spettacolo). I biglietti degli spettacoli a pagamento si acquistano su www.coopculture.it .Le info e il programma aggiornato sulla pagina Facebook del Museo Riso.
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