Palermo

Mercoledì 04 Dicembre 2024

Progetto Shanghai, il “teatro senza palco” di Guidi per la prima volta a Palermo

Continuano fino a domenica 22 le performance della residenza creativa “Progetto Shanghai. Eredità e Momoria”
Performance di teatro senza palco in cui danza, recitazione, musica e acrobazie circensi si uniscono
Le scene sono offerte da luoghi pochi conosciuti della città
Tra questi i tetti dell’Ecce Homo
O ancora la Chiesa di Santa Maria del Piliere con la sua cripta
O infine le Artigianelle della Kalsa
L’evento è organizzato da Elan Frantoio, il centro di arti performative fondato da Firenza Guidi nel 2004
L’iniziativa è prodotta dall’associazione francese Art’Euro con il coordinamento di Vera Mormino
I performer che partecipano alla residenza sono una ventina e provengono dalla Polonia, dalla Scozia, dall’Ecuador, da Seattle e dal Giappone, ma anche da tante città d’Italia
Si tratta di artisti circensi, ballerini, musicisti, esperti in discipline aeree e acrobatiche
Il progetto è stato realizzato con il contributo dell’Assessorato del Turismo, sport e spettacolo della Regione Siciliana
Gli spettacoli si inseriscono nell’ambito delle iniziative a sostegno della destagionalizzazione

Continuano le performance della residenza creativa “Progetto Shanghai. Eredità e Memoria”, diretta dalla regista e autrice Firenza Guidi, in corso fino a domenica 22. Gli ultimi due spettacoli site specific ideati e realizzati su luoghi di Palermo e della Kalsa in particolare, si terranno al teatro Garibaldi. Tre le date: oggi, sabato 21 dicembre, alle ore 21 e 22 e domani, domenica 22 dicembre, alle ore 17 con una speciale performance di Circo-Teatro. Realizzato con successo in numerose città italiane e all’estero, il “teatro senza palco” - in cui recitazione, musica, ballo, arti acrobatiche e circensi si uniscono -  ha “interpretato” luoghi poco conosciuti come la Chiesa di Santa Maria del Piliere con la sua cripta, le Artigianelle della Kalsa, l’ex istituto gestito da suore che ospitava orfane e bambine dai 3 anni in su e che nella soffitta custodisce ancora i segni di quel passato e, ieri sera, i tetti dell’Ecce Homo con coreografie suggestive che hanno coinvolto anche il pubblico presente. Un evento organizzato da Elan Frantoio, il centro di arti performative fondato da Firenza nel 2004 e prodotto dall’associazione francese Art’Euro con  il coordinamento di Vera Mormino e che prevede una full immersion creativa di otto giorni e molteplici “frazioni” di spettacolo. I performer che partecipano  alla residenza, una ventina, arrivano dalla Polonia, dalla Scozia, dall'Ecuador, da Seattle e dal Giappone, ma anche da tante città d'Italia e sono artisti circensi, ballerini, musicisti, esperti in discipline aeree e acrobatiche. Per tutta la durata della residenza i partecipanti lavorano seguendo diversi impulsi creativi sotto la direzione artistica di Firenza Guidi. Il progetto è stato realizzato con il contributo dell’Assessorato del Turismo, sport e spettacolo della Regione Siciliana nell’ambito delle iniziative a sostegno della destagionalizzazione.

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