Quando la narrativa incontra la pittura. Una riflessione tratta dalle pagine della scrittrice inglese di metà Ottocento Emily Bronte presa a prestito per rintracciare quel filo emotivo, esistenziale ed estetico che attraversa e congiunge il lavoro di quattro artiste.
Giovani donne di età differenti che si sono formate all’Accademia di Belle Arti di Palermo e che da giovedì (inaugurazione alle 17.30) esporranno fino al 17 maggio a palazzo Ziino (via Dante, 53).
Sono Rita Casdia, Mirela Morreale, Francesca Polizzi, Linda Randazzo.
“Solo gli inquieti sanno com'è difficile sopravvivere alla tempesta e non potere vivere senza” è il titolo della mostra curata da Alessandro Bazan e Gianna Di Piazza.
Stimolando un confronto sui complessi risvolti del desiderio e dell'inquietudine, le opere delle quattro artiste restituiscono uno spaccato generazionale femminile volto ad indagare una profondità condivisa di territori carnali, viscerali, onirici, entro cui la riflessione sull’arte assume la struggente forza di una sfida irresistibile.
Costruito su una polifonia di linguaggi, il progetto si struttura intorno ad elementi narrativi tesi ad esplorare la radice dell’essere e la sua trasformazione nell’indicibile, invitandoci ad accogliere con empatia il sentire di quel desiderio che è schiavo della sua stessa irrequietudine.
Il progetto espositivo è il nono appuntamento del programma triennale VISUAL STARTUP Progetti del contemporaneo / Contemporary Projects, il programma di direzione artistica di Palazzo Ziino che il Comune di Palermo ha affidato all’Accademia di Belle Arti per promuovere la scena artistica giovanile con l’idea di trasformare uno dei più importanti spazi espositivi cittadini in un luogo di sperimentazione dedicato alle arti contemporanee a partire dalla vitalità ideativa e dall’energia progettuale dei più giovani.
Ingresso gratuito dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 18.30.
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