PALERMO. Tutto pronto per la XVI edizione della Zagara di Primavera, con l’ apertura al pubblico prevista per venerdì dalle 9 alle 18, quando si riapriranno i cancelli di via Lincoln per la mostra mercato del florovivaismo promossa dall'Orto Botanico di Palermo, il fiore all'occhiello del sistema museale d'Ateneo SIMUA.
Nell'anno di Palermo capitale della Cultura, spiegano gli organizzatori, si è scelto di valorizzare e raccontare la biodiversità degli agrumi del Mediterraneo con una mostra pomologica dal titolo "La diversità degli agrumi nel Mediterraneo", ed il tema della salvaguardia dei giardini islamici e storici.
L'Orto Botanico, fiore all'occhiello del Sistema Museale di Ateneo dell'Università di Palermo e la storica Associazione Orticola di Lombardia hanno allo studio un progetto di mutua collaborazione che prevede un più stretto legame di iniziative e scambi culturali tra la Mostra dei Giardini Pubblici Indro Montanelli di Milano, che si tiene a maggio, e "La Zagara" all'Orto palermitano dalla prossima edizione autunnale prevista per fine ottobre.
L'inaugurazione per la stampa e la preview della mostra sugli agrumi è prevista giovedì 22 alle 15.30 presso il Gimnasium dell' Orto Botanico di via Lincoln.
"Questa edizione della Zagara, dall’arabo “zahara” sfavillare di bianco e “zahr” fiore - spiega il direttore prof. Rosario Schicchi - sarà dedicata alla conoscenza della biodiversità degli agrumi, cioè alle piante coltivate appartenenti al genere Citrus e ai loro frutti: Arancio dolce, Arancio amaro, Arancio trifogliato, Bergamotto, Calamondino, Cedro, Chinotto, Finger lime, Limone, Lumia, Limetta, Kumquat, Mandarino, Mandarancio, Mapo, Pomelo, Pompelmo".
Durante i tre giorni della mostra-mercato, i cui proventi saranno destinati al sostegno dell’Orto Botanico di via Lincoln, il pubblico avrà la possibilità di riscoprire le strutture e gli spazi dell’Orto, che vanta oltre duecento anni di attività, e di ammirare le sue ricche collezioni tra cui quelle di succulente, cicadee, agrumi, piante medicinali, oltre alla famosa serra Carolina e agli alberi monumentali come il ben noto Ficus, ed i meno conosciuti Melaleuca, Noce Pecan, Araucaria, Dracena.
Lungo i viali dell'Orto, l’esposizione di migliaia di piante differenti per forma, colore e profumo, tra cui numerose varietà di rose, orchidee, succulente, plumerie, gelsomini, bouganville, piante acquatiche, epifite, aromatiche, bambù, oltre ad entità tipiche degli ambienti mediterraneo, tropicale e sub-tropicale. Notevole rilievo avranno anche le varietà autoctone di specie fruttifere a rischio di estinzione nell'ambito degli agrosistemi siciliani.
Tornano come di consueto, seminari specialistici con la partecipazione di studiosi e tecnici, nonché laboratori per adulti e bambini sulle tecniche di giardinaggio, sugli innesti, sulle realizzazione e manutenzione dei bonsai, realizzazione di un erbario. Previsto per adulti e bambini un corso di tre appuntamenti sulla pittura ispirata al mondo vegetale.
Quest'anno, spiegano gli organizzatori dell'Orto palermitano, saranno 50 gli stand degli espositori partecipanti, quasi tutti vivaisti siciliani e provenienti dal centro e nord Italia, oramai affezionati all'appuntamento palermitano. Tra le altre novità di questa edizione, per la prima volta saranno messi in vendita piante e semi in eccesso iniziativa a cura dalla cooperativa di servizi dell’ Orto botanico.
Il Gimnasium, con le statue delle quattro stagioni definitivamente restaurate, ospiterà la mostra dal titolo "La diversità degli agrumi nel Mediterraneo". L’ esposizione curata dai docenti Giuseppe Barbera, Paolo Inglese e da Silvia Fretto dell’ Università di Palermo, sarà l'occasione per conoscere ed ammirare un centinaio di agrumi differenti, dai più comuni ai più rari, provenienti da diverse selezioni e collezioni botaniche (CREA, UNIRC, UNICT, UNIPA e CNR).
Un vero campionario vivente di biodiversità, che rappresenta l'acclimatazione di questa pianta giunta dall'oriente e la diffusione degli agrumi nell'areale siciliano e calabrese. I frutti freschi saranno sistemati su piatti offerti dall'azienda Riberella. In mostra anche poster e pannelli esplicativi, stampe antiche e perfino una selezione di veline e di cartoni, che raccontano la storia dell’ esportazione dei frutti siciliani nel mondo, provenienti dalla collezioni di Gesualdo Adelfio e collezioni Catara, Scicali e Spina.
Esposti anche una quarantina di campioni storici, frutti in formalina, alcuni che risalgono ai primi del 900, in vasi sotto vetro e numerosi esemplari di agrumi provenienti dal giardino della Kolymbetra del FAI di Agrigento. Altri rari esemplari di agrumi saranno donati dai vivai Faro di Catania in collaborazione con il festival RadicePura.
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