PALERMO. Il via alla stagione 2017/18 dell’Orchestra Sinfonica Siciliana avverrà il 20 ottobre alle 21 in un teatro rinnovato in molte parti: dalle nuove poltrone, tanto attese dagli spettatori, al nuovo sistema di luci, più moderno ed economico, per finire alla camera acustica, adeguata alle più moderne esigenze concertistiche.
Simone Bernardini riconfermato direttore stabile darà il via alla stagione con il pianista Alexander Toradzee sarà protagonista di altri quattro concerti. Una stagione caratterizzata dal centenario della nascita di Claude Debussy del quale si riproporranno alcuni capolavori, fino ai più affermati al mondo solisti (Louis Lortie, Alexander Lonquich, Barry Douglas, Giuseppe Albanes, Giovanni Sollima, Pavel Berman, YakovZats, Stefan Milenkovich) e direttori (Mikhail Jurowskij e Hans-Joerg Schellenberger). Dopo molti anni, ritorna il grande direttore israeliano Daniel Oren, cui si aggiungono Michel Tabachnick, George Pehlivanian, Daniel Lipton, Gaetano D’Espinosa, Yan Pascal Tortelier, Mikhail Nesterowicz, Alexander Frey, Balacz Kocsar e nuove bacchette di notevole curriculum come Claus Peter Flor, Claire Levacher, Pablo González, Eije Oue, Daniel Smith, Francesco Lanzillotta, Willem de Vriend. Giovanni Sollima propone il suo “N-Ice Cello”, un percorso che, oltre all’incredibile uso del violoncello di ghiaccio, prevede brani da Haydn e Gulda.
La settimana di musica sacra a Monreale avrà una prima spettacolare che impegnerà anche il coro del Teatro Massimo. Sei spettacoli per il programma “La Scuola a Teatro, con l’Orchestra Giovanile Siciliana e il Coro di voci bianche della Fondazione, con due prime assolute.“La nuova stagione - spiega il sovrintendente Giorgio Pace - intende proseguire l’alto livello di impaginazione che ha caratterizzato la precedente. Abbonati e nuovi spettatori entreranno in un teatro completamente rinnovato.”
Ventotto concerti da ottobre a maggio, la settimana di musica sacra a Monreale (12-17 dicembre), i concerti di Natale e Capodanno, una stagione ideata su misura per le scuole, i concerti dell’Orchestra Giovanile Siciliana. E’ la Stagione 2017-18 dell’Orchestra Sinfonica Siciliana che prende il via venerdì 20 ottobre 2017. Tante le novità di quest’anno, a cominciare dall’orario di inizio del concerto serale: si ritorna al vecchio orario delle 21, dopo un anno di sperimentazione europea, che aveva portato i professori di orchestra sul palcoscenico con mezz’ora di anticipo.
“La nuova stagione – spiega il sovrintendente Giorgio Pace,alla sua seconda stagione al vertice della Fondazione di via Turati - intende proseguire l’alto livello di impaginazione che ha caratterizzato la precedente, sia sul piano degli interpreti che delle scelte di repertorio; e vuol essere contemporaneamente il degno passaggioper la Stagione 2018-19 che celebrerà i 60 anni dell’Orchestra Sinfonica Siciliana. Abbonati e nuovi spettatori entreranno in un teatro completamente rinnovato. Avevamo promesso al Politeama Garibaldi le nuove poltrone e nuove poltrone ci saranno. Novità anche sul palcoscenico: a illuminare tutta la ribalta un nuovo sistema di luci, progettato da Bruno Ciulli, che risponde ai più alti requisiti dell’illuminotecnica moderna. Il nuovo impianto luci consentirà un risparmio notevole sulla bolletta dell’energia pari a ¾ dei vecchi costi".
Suddivisa nei due turni tradizionali (venerdì alle 21, sabato alle 17.30), l’inaugurazione della stagione avverrà il 20 ottobre (replica il 21) con un concerto diretto da Simone Bernardini, confermato nell’incarico di direttore stabile, incarico che lo vedrà sul podio di altri tre concerti particolarmente impegnativi: basti pensare a quelli che prevedono l’orchestra a organico molto ampliato come la Nona Sinfonia di Mahler (8 e 9 dicembre) o Una vita d’eroe di Strauss (13 e 14 aprile), ovvero alla performance (19 e 20 gennaio) che vede nella prima parte i soli archi nella impervia Notte Trasfigurata di Schoenberg e nella seconda i soli fiati nei complessi impasti sonori della Gran Partita di Mozart.
I riconoscimenti unanimi ottenuti in particolare la scorsa stagione da quattro Maestri ha indotto Sovrintendenza e Direzione Artistica a impegnarli tempestivamente anche quest’anno: il primo è un veterano della tradizione russa, Mikhail Jurowski (12/13 febbraio)che sarà interprete certamente memorabile della Sinfonia n.11 (la cosiddetta “L’Anno 1905”) di Sostakovic (ancora un organico imponente), mentre Hans-Joerg Schellenberger (11/12 maggio) è specialista della tradizione classica (ma da ex-primo oboe dei Berliner, tornerà anche a suonare il suo strumento nel Concerto KV 314 di Mozart) nonché tra i migliori giovani talenti del concertismo internazionale: Duncan Ward (tra i migliori giovani talenti del concertismo internazionale, compositore di vaglia e pupillo di Barenboim) il 18/19 maggio e George Pehlivanian (22/23 ottobre).
Ma altrettanto significativi sono i ritorni sul podio del Politeama di Daniel Oren, Michel Tabachnik Daniel Lipton, Gaetano D’Espinosa, Yan Pascal Tortelier, Mikhal Nesterowicz, Alexander Frey. Nuovi e interessanti contributi si prevedono quelli di maestri di notevole curriculum come Claus Peter Flor, Claire Levacher, Pablo González, Eije Oue, Willem de Vriend, Balaczs Kocsar, Daniel Smith, Francesco Lanzillotta, Enrico Onofri che costituiranno le novità del cartellone, indispensabili alla vitalità e al rinnovamento di un’istituzione sinfonica.
Oltre a quello di Schellenberger, spiccano in stagione tre casi molto notevoli di direttori-solisti: il primo è quello di un outsider come Giovanni Sollima (9 e 10 febbraio) che propone il suo “N-Ice Cello” (un percorso che oltre all’incredibile uso del violoncello di ghiaccio prevede brani di Haydn e il noto Concerto di Gulda); imperdibili, poi, i nomi di Barry Douglas (che, dopo l’acclamato Beethoven dell’anno scorso, ritorna il 6 e 7 aprile con due capolavori di Mozart : i Concerti in re minore KV 466 e in do maggiore KV 467), Alexander Toradze (Concerto n.3 di Prokof’ev 20 e 21 ottobre) e del non meno illustre Alexander Lonquich, interprete del Concerto n.1 di Chopin e, da direttore, della Sinfonia n.2 di Schumann (4 e 5 maggio). Se a Douglas, a Toradze e a Lonquich si aggiungono gli attesi ritorni di Louis Lortie (Concerto n. 4 di Saint-Saëns il 4 e 5 novembre) e Giuseppe Albanese (con la Wanderefantasie di Schubert trascritta da Liszt, il 27 e 28 aprile), il parterre dei pianisti per il 2017-18 non potrebbe essere più prestigioso contando anche su Elisa Tomellini (interprete del popolarissimo Concerto n.2 di Rachmaninov il 2/3 febbraio), Sofya Gulyak (Concerto n.2 di Čajkovskij il 23/24 febbraio) e Lorraine Min (Concerto in sol di Ravel il 18/19 maggio).
Tra i vari violinisti ospiti spicca senz’altro lo straordinario Stefan Milenkovic (16/17 marzo) nel Concerto di Brahms, Aiman Musahodjaeva (Concerto n.1 di Prokof’ev il 12/13 gennaio), Mark Kaplan (Concerto n.2 di Szymanowski il 13/14 aprile), Pavel Berman (Concerto in mi minore di Mendelssohn il 26/27 gennaio); ma il ventaglio di proposte solistiche è amplissimo per varietà: dal violoncello di Anastasia Kobekina (Concerto in mi minore di Elgar 2/3 marzo) alla viola di Jakov Zats (Rapsodia Concerto di Martinu 16/17 febbraio), al clarinetto di Lillo Palermo (palermitano, primo strumento al Konzertgebouw di Amsterdam, interprete di Copland nel concerto del 30/31 marzo), alla fisarmonica di Ksenija Siderova (17/18 novembre). Un contributo all’ampio ventaglio strumentale lo daranno due giovanissime “glorie locali”, già premiate da riconoscimenti internazionali: il fagotto di Riccardo Terzo e il corno di Antonino Alba (affrontano rispettivamente i concerti di Mozart il 27 /28 ottobre e Weber il 24/25 novembre che sfruttano entrambi tutte le possibilità dello strumento). L’apertura ai giovanissimi si allarga inoltre ai due primi classificati del Concorso Crescendo 2017 che verrà effettuato anche nel mese di maggio 2018: Rosamaria Macaluso (pianoforte, nel Konzertstueck op.40 di Cécile Chaminade il 20/21 aprile) e Anastasiya Petryshak (violino, nel Concerto n.1 di Paganini il 9 e 10 marzo).
Al reperimento di tanti nomi prestigiosi –frutto di un investimento coraggioso e consapevole- si accompagna il compito di allestire una programmazione quanto più varia possibile, attraente sia per l’abbonato tradizionalista che per quella porzione minoritaria di ascoltatori, spesso giovani, che da una stagione si attende anche proposte inedite o alternative.
L’impaginazione non trascura infatti il più classico repertorio (retrocedendo in qualche caso anche al barocco: vedi la Musica per i reali fuochi d’artificio di Haendel diretta dal filologo Enrico Onofri il 25/26 maggio o le trascrizioni per fisarmonica di Bach il 17/18 novembre): vari concerti mozartiani pianistici e non (tra cui quello per flauto e arpa KV 299 eseguito su un’arpa storica di dimensioni ridotte e di una timbrica particolare con Margit-Anna Suss, arpa e Floriana Franchina, flauto l’11/12 maggio), mature sinfonie haydniane (le nn. 90 e 100), le tre “dispari” di Beethoven particolarmente amate dal pubblico (n. 3 “Eroica”, Quinta e Settima); la Sesta di Schubert è invece un ideale completamento del Festival dello scorso anno; la Seconda Sinfonia di Schumann, i Concerti per violino di Paganini, Mendelssohn e Brahms, i Concerti per piano n.1 di Chopin, n.2 di Čajkovskij, n.3 di Prokof’ev e n.2 di Rachmaninov che restano caposaldi del repertorio pianistico.
Due Sinfonie di Bruckner (la “Nullte” e la Sesta) si legano idealmente ad altre occasioni di grande organico già accennate (Nona di Mahler, Una vita d’eroe di Strauss,“L’Anno 1905” n.11 di Sostakovic).
Il filo rosso che caratterizza l’intera Stagione sarà il centenario della nascita di Claude Debussy (1918/2018) del quale si riproporranno a giusto titolo capolavori quali La Mer, Pélleas et Mélisande, Jeux e i rari frammenti del Martyre de Saint-Sébastien; l’iniziativa è come contrappuntata da varia musica francese coeva di non minore raffinatezza (Chabrier, Saint-Saëns, Satie, Ravel) e da quel Novecento storico che è il collante di tutte le impaginazioni della Sinfonica: Bartok (del quale si esegue in forma oratoriale l’opera il Castello di Barbablu), Hindemith, Schoenberg, Szymanowski, Prokof’ev, Sostakovic, Ives, Martinu, Copland, Bernstein (insieme ai connazionali Gerhwin e Kalman). Bernstein sarà brillantemente diretto dal direttore-pianista Alexander Frey, specialista di musica americana il 23/24 marzo) mentre non mancherà un incontro col mondo della musica jazz nel concerto del 1 e 2 dicembre diretto da Paolo Silvestri che avrà protagonista lo straordinario Kenny Werner Trio insieme all’Orchestra Sinfonica Siciliana.
Il brano contemporaneo, Il paese senz’alba, diretto da Claire Levacher il 10/11 novembre, è un primo omaggio ai 70 anni di Salvatore Sciarrino, omaggio che avrà un significativo prosieguo nella Stagione del sessantesimo anniversario dell’Orchestra Sinfonica Siciliana.
La Settimana di musica sacra di Monreale. Si terrà nella cittadina normanna dal 12 al 17 dicembre e avrà una prima spettacolare con l’Orchestra Sinfonica Siciliana e il Coro del Teatro Massimo impegnati nella Settima Sinfonia di Bruckner. Altri concerti si terranno alla Chiesa della Collegiata di Monreale.
Il Concerto di Capodanno. Sarà proposto il 1° gennaio 2018 alle 18.30.
A dirigere l’Orchestra Sinfonica Siciliana, impegnata nell’esecuzione delle tradizionali musiche che segnano l’inizio del nuovo anno, sarà Alexander Mayer.
La Scuola a Teatro. Il programma per le scuole, in collaborazione con un team di educatori, insegnanti, registi e musicisti, prevede ben sei spettacoli con l’Orchestra Giovanile Siciliana e il Coro di Voci Bianche della Fondazione protagonisti insieme ad altre realtà del mondo della formazione giovanili come, fra gli altri, il Liceo Musicale e Coreutico Regina Margherita, l’Accademia di Belle Arti, il Liceo Artistico Catalano di Palermo. Si comincia a novembre con Musica & Cinema, un viaggio sonoro e visivo con le colonne sonore dai film più popolari di fantascienza e avventura, accompagnate da alcune proiezioni a cura degli studenti dell’Accademia di Belle arti coordinati da Antonella Conte (26, 27, 28 novembre). Seguirà a dicembre il Concerto di Natale (17, 18 e 19 dicembre) con il Coro di Voci Bianche e l’Orchestra Giovanile Siciliana. A gennaio va in scena l’inedito Il tenace soldatino di stagno (28, 29 e 30), favola di H.C.Andersen musicata da Marcello Biondolillo. A Febbraio (11, 12, 13) Carnevale con le percussioni, con brani di repertorio orchestrale brevi, originali e spiritosi come “The typewriter” o “Ballpoint Ballet”. A Marzo (25, 26, 27) va in scena Il bambino Giovanni Falcone, prima assoluta che presenta un bambino come tanti altri, un ricordo d’infanzia del magistrato, tratto dal libro di Angelo Di Liberto su musiche di Giuseppe Mazzamuto. Chiuderà la rassegna il 15, 16 e 17 aprile Lo scoiattolo in gamba & Il carnevale degli animali: la prima è una divertente favola su musiche di Nino Rota e libretto di Eduardo De Filippo, la seconda è invece un balletto su musiche di Saint-Saëns. Tutti gli spettacoli hanno un biglietto di appena tre euro per gli alunni. Gli spettacoli della domenica per famiglie e bambini hanno invece il costo di 12 euro (20% abbonati stagione 2017/2018; 50% bambini fino a 14 anni).
Le prove generali. Come di consueto, anche quest’anno si potrà assistere alle prove generali dei concerti. Le scuole potranno accedere alle prove pagando un biglietto di appena tre euro, tutti i venerdì alle ore 10.
Visite guidate. Si tratta di itinerari musicali e culturali progettati dalla Fondazione per consentire un approccio multidisciplinare alla musica. Tutti i giorni, dalle ore 10 alle 14 (ultimo ingresso alle 13.20), sarà possibile conoscere la bellezza del Politeama Garibaldi in ogni suo piccolo dettaglio e, nei giorni di prova dell’orchestra, il visitatore potrà avere la straordinaria possibilità di vedere il “work in progress” di un concerto: ovvero, come nasce un concerto dell’Orchestra Sinfonica Siciliana. L’ingresso al Politeama costa appena 5 euro (guida in italiano e inglese).
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