PALERMO. A nove anni dal debutto (al Teatro Montevergini di Palermo nel novembre 2008) Le mille bolle blu, il monologo scritto da Salvatore Rizzo ed interpretato e diretto da Filippo Luna, non hanno mancato una stagione portando a casa ogni volta un piccolo bottino di repliche (in Sicilia e altre regioni d’Italia, dalla Lombardia al Veneto, all’Umbria).
Lo spettacolo – che nel 2010 è valso a Filippo Luna il premio dell’Associazione Critici Teatrali Italiani per l’interpretazione – è tornato più volte anche a Palermo dove è nato e proprio nel capoluogo siciliano incontrerà nuovamente il pubblico giovedì 7 e venerdì 8 settembre alle 21.30 al Baglio del Teatro Ditirammu (via Torremuzza 6, alla Kalsa) nell’ambito della stagione estiva “Il Baglio di Vito” dedicata quest’anno a Vito Parrinello, direttore artistico del teatro, scomparso lo scorso giugno.
Tratto dall’omonimo racconto dello stesso autore, pubblicato in Muore lentamente chi evita una passione – Diverse storie diverse (Pietro Vittorietti Editore), Le mille bolle blu è la storia di Nardino ed Emanuele, barbiere di borgata il primo, avvocato della buona borghesia il secondo, e del loro amore che nasce nella Palermo degli anni Sessanta e scorre clandestino lungo trent’anni, parallelo ad una vita “ufficiale” di mariti e padri di famiglia. Fino alla morte di Emanuele che spinge Nardino a rievocare con nostalgia struggente – sull’eco di alcuni brani musicali di quei decenni – l’amore, la passione, la gelosia, i timori di quel rapporto e a gridare la sua rabbia per un dolore che non può gridare.
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