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Teatro, musica e piatti tipici: Mario Incudine a Palermo celebra il "contro-Festino"

PALERMO. Si chiama “Santuzza” il concerto-spettacolo che il cantautore e regista Mario Incudine porterà in scena a Palermo venerdì 14 luglio sul palco di Sanlorenzo Mercato.

Un viaggio nel cuore popolare dell’Isola che parte dai cunti devozionali che attingono a piene mani alla tradizione dei cantastorie orbi di Palermo, passando per le ballate folk di Ignazio Buttitta e Rosa Balistreri per approdare alle canzoni di impegno sociale di Incudine. Così si dipana questo racconto in musica che mette al centro gli ultimi della terra, i migranti, gli invisibili, il popolo devoto a Santa Rosalia che si fece volontariamente povera, migrante, invisibile.

“C’è un messaggio dirompente che ancora dopo secoli continua a destare tutti noi siciliani – spiega Incudine – il coraggio e la coerenza di vita della Santuzza che non ha mai smesso di attirare a sé gli indesiderati, gli emarginati. Non c’è momento migliore per tornare a cantare le ballate a lei dedicate, ma anche quelle canzoni che ho scritto invocando fratellanza, pace, accoglienza”.

Venerdì 14 luglio Mario Incudine sarà accompagnato sul palco da Antonio Vasta (fisarmonica, organetto e zampogna), Antonio Putzu (fiati) ed Emanuele Rinella (batteria). Lo spettacolo comincia alle 21.30, ingresso gratuito.

Ma il Festino al Mercato comincia già il giorno prima, giovedì 13 luglio, quando sul palco salirà Gaetano Basile per uno spettacolo inedito tra parole, note e pillole video proiettate sul maxischermo del giardino nel cuore del Mercato. Al centro della serata la storia del Festino, dei suoi protagonisti e di tutto il campionario di miti, leggende, aneddoti e personaggi che vi girano intorno. Una panoramica semiseria sulle abitudini dei palermitani e sul modo tutto loro di vivere il culto della Santuzza, tra sacro e profano, mescolando devozione e goliardia nel giorno di festa. Ancora una volta, Basile sorprende con la sua narrazione colta, i suoi riferimenti storici, le curiosità annidate dietro un modo di dire o dietro un’usanza senza tempo. Il racconto viene scandito da una serie di video in cui lo stesso Basile attraversa i luoghi simbolo del culto di Santa Rosalia a Palermo, tra vicoli, piazze e montagne, a caccia delle tracce che tra storia e leggenda hanno generato il mito della santa patrona della città. Ad accompagnarlo in questo percorso, la chitarra sapiente di Manlio Noto che ora sussurrando ora incalzando forte, scandisce i ritmi del racconto, dialogando con le note. Lo spettacolo comincia alle 21.30, ingresso gratuito.

Le celebrazioni del Festino continuano anche per il terzo giorno, sabato 15 luglio alle 21.30, con la proiezione del documentario “Ogni Santo Giorno” di Ruggero Di Maggio, un film che racconta il Festino qual è: la festa più longeva tra quelle dei Paesi del Mediterraneo, ma anche la più sontuosa, la sola che abbia tenuto fede agli stilemi opulenti della festa barocca. Nel 2012 la città ha scelto, per la prima volta nella sua storia, di rendere protagonisti della festa tutti i cittadini che compiono “miracoli quotidiani”. Così le storie di Addiopizzo, movimento anti-racket, di Laye, mediatore culturale, di Luigi, fotografo dislessico, e di Giulia, velista non-vedente, si incrociano con quelle di una città che vuole rinascere. La creazione del carro trionfale, della statua della Santa, le prove dell'orchestra e del corpo di ballo, fanno da contrappunto all'impegno quotidiano di Addipizzo nella lotta al racket mafioso, allo sforzo che quotidianamente Giulia fa per superare i limiti del suo handicap, all'impegno di Luigi per comunicare con le sue fotografie, all'attività costante di mediazione culturale di Laye. Ne viene fuori l'immagine "positiva" di una città finalmente in movimento, dopo anni di immobilità e oscurantismo.

Per completare le celebrazioni del Festino, dal 13 al 16 luglio il Mercato celebra anche il patrimonio di usanze e tradizioni enogastronomiche che accompagnano la festa dei palermitani. I banchi del Mercato saranno quindi colmi dei prodotti che più rappresentano la tradizione gastronomica della festa della Santuzza da sempre: sfincione, babbaluci, anguria, “scaccio”, “pollanche”, cibo da strada saranno i veri protagonisti della giornata con promozioni e pacchetti speciali predisposti apposta per l’occasione.

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