L’Albero Falcone crescerà anche allo Zen, uno dei quartieri popolari di Palermo in cui lo Stato fa fatica a far sentire al propria presenza. A dargli vita sarà un talea, piantata dai carabinieri forestali del Centro anticrimine natura di del capoluogo siciliano insieme con i colleghi del comando di San Filippo Neri. La talea era stata donata dai carabinieri alla Scuola Falcone lo scorso 23 maggio in occasione della commemorazione della strage di Capaci; in quel contesto era stato anche inaugurato il «Giardino della Memoria», un piccolo parco all’interno del quale ogni pianta è stata intitolata ad una vittima della mafia.
L’Albero Falcone è un esemplare di Ficus Macrophylla, cresce in via Notarbartolo, davanti a quella che era l’abitazione del Giudice Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, ed è punto di riferimento simbolico per chi voglia rendere omaggio a uomini e donne uccisi il 23 maggio 1992. Il progetto della sua duplicazione in una scuola, portato avanti dalla collaborazione tra l’Arma e la Fondazione Falcone, è dar vita ad un enorme bosco diffuso a cui ciascuna scuola contribuirà monitorando la crescita del bosco tramite il sito internet unalberoperilfuturo.rgpbio.it: la geolocalizzazione di ciascuna pianta da parte degli studenti consentirà di vedere quanto cresce il bosco diffuso e quale risparmio in anidride carbonica sarà generato dal proprio albero.
Per l’Arma, spiegano i carabinieri, si tratta di «un progetto ambizioso per aiutare a contrastare i reati ambientali grazie alla prevenzione: educare alla legalità ambientale coinvolgendo le scuole in questo obiettivo strategico. Certamente la presenza dell’Albero di Falcone concorrerà a sensibilizzare i ragazzi sul tema dell’impegno sociale ma anche all’importanza della salvaguardia ambientale».
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