Un'intera comunità scolastica, quella dell'istituto comprensivo Vittorio Emanuele III di via Cesare Terranova a Palermo, quest'oggi si è fermata per suggellare la cerimonia di assegnazione del nuovo nome alla loro scuola. Vittorio Emanuele III ha ceduto il passo alla scienziata Margherita Hack, scomparsa dieci anni fa. L'astrofisica, divulgatrice scientifica e attivista italiana è morta il il 29 giugno del 2013. Alla cerimonia questa mattina ha preso parte la scuola tutta. Dai docenti, agli alunni, al personale scolastico, tutti alle ore 10 si sono fermati per partecipare all'evento. Chi direttamente nella palestra, dove si è svolta la manifestazione, chi attraverso la lim della propria classe, dove è stato trasmesso in diretta l'evento. Per l'occasione presenti, oltre alla preside Tiziana Dino che ha fatto gli onori di casa, anche il parroco San Basilio Magno, padre Luciano Fricano, Aristide Tamajo, assessore comunale alla Pubblica istruzione ed Edy Tamajo, assessore regionale alle Attività Produttive, seduto tra gli ospiti.
Così l'istituto comprensivo che conta tre plessi di scuola dell'infanzia, primaria e secondaria nella zona di corso Calatafimi, da settembre sarà intitolato a Margherita Hack. La decisione di cambiare il nome alla scuola è stata presa qualche tempo fa, dopo un suggerimento dato ai tempi dalla senatrice Liliana Segre e condiviso dal sindaco di allora, Leoluca Orlando che invitò le autorità scolastiche di Palermo a cambiare il nome degli istituti intitolati a Vittorio Emanuele III, poiché mise la firma sulle leggi razziali. Margherita Hack, invece, fu una delle menti più brillanti della comunità scientifica italiana. Il suo nome è legato a doppio filo alla scienza astrofisica mondiale. Prima donna a dirigere un osservatorio astronomico in Italia, ha svolto un'importante attività di divulgazione e ha dato un considerevole contributo alla ricerca per lo studio e la classificazione spettrale di molte categorie di stelle.
In occasione della cerimonia di intitolazione, questa mattina si è esibito il coro dell'istituto comprensivo che, ovviamente, non poteva non intonare l'inno nazionale di Mameli. L'ensemble ha anche suonato il brano "Respiro del mare". La scuola è molto conosciuta in tutta la città e non solo, proprio per le grandi doti che da anni dimostra il coro dell'istituto, sempre con un ricambio generazionale di alunni promettenti. «Abbiamo affidato il compito agli studenti stessi di scegliere il nuovo nome della scuola - ha spiegato la dirigente scolastica, Tiziana Dino - attraverso un concorso interno. Ogni classe ha proposto vari nomi, legati al mondo della cultura, dell'arte e della legalità, fino a una rosa di tre nomi. Il consiglio d'istituto ha poi scelto quello della Hack. La comunità scolastica crede che la sua vivacità intellettuale, le sue doti di direzione e coordinamento, le innumerevoli campagne di ricerche promosse, possano costituire un esempio di impegno sociale, scientifico e culturale e stimolo allo studio approfondito e costante».
Durante la mattinata sono stati presentati anche il nuovo logo della scuola - con grande commozione dei presenti durante la rimozione del velo di copertura dell'immagine - e un quadro con il volto di Margherita Hack, realizzati da due studenti della scuola durante un corso di digital painting.
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