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Aeroporto Palermo, guerra alla sosta vietata: sequestrati pass falsi, prelevate auto del personale posteggiate male

I sindacalisti della Legea Cisal hanno proclamato lo stato di agitazione contestando il servizio di rimozioni auto predisposto dalla Gesap che ha prelevato negli ultimi giorni anche le vetture dei dipendenti dell’aeroporto.

«Apprendiamo che nella giornata odierna - si legge in una nota del sindacato inviata ai vertici della Gesap - all’interno dell’area parcheggi P3 riservala agli operatori aeroportuali e anche ai passeggeri, sono state rimosse diverse auto dei dipendenti Gh Palermo, in quanto pare sostassero fuori dalle strisce di stallo. Nel condannare il comportamento di chi abbia preso tale decisione estrema, che nei fatti avrebbe potuto tranquillamente evitare, individuando i proprietari delle auto con la semplice lettura delle targhe, visto che sono registrale nell’elenco abilitali al parcheggio P3, e successivamente invitandoli a spostarle, sempre che vi fossero stalli disponibili».

«Riteniamo che questa estrema presa di posizione intrapresa, - aggiungono i sindacati - in futuro potrà pregiudicare seriamente la stessa garanzia dei servizi resi allo scalo dagli operatori aeroportuali, in quanto gli stalli liberi nei cambi turno non risultano sufficienti a garantire il parcheggio ai tantissimi operatori accomunati in quell'area anche ai passeggeri, e ci risulta con certezza che i dipendenti Gh spesso durante l’avvicendamento dei turni si ritrovano a parcheggiare fuori stallo, problematica oggi non di poco conto visto che la rimozione forzata ha un costo sui 100 euro. Non è più accettabile che un lavoratore debba pagare tali cifre per venirne a guadagnare forse la metà».

Dalla Gesap, la società di gestione dell’aeroporto Falcone Borsellino,  fanno sapere che è stato istituito il servizio per rimuovere le auto che creano problemi alla circolazione dentro i parcheggi e che si trovano fuori dagli stalli previsti.

La notizia arriva all'indomani della diffusione dell'altra notizia, quella sulla stretta sui pass per la sosta. La polizia municipale di Cinisi (Comune sul cui territorio ricade l'aeroporto) ha infatti sequestrato in quattro mesi cento contrassegni disabili falsi utilizzati per parcheggiare, senza averne diritto, nell’area di sosta riservata ai viaggiatori a ridotta mobilità. I vigili hanno effettuato controlli a tappeto per contrastare la sosta abusiva. Per questo motivo, Gesap, le associazioni che si occupano di disabilità e la polizia municipale di Cinisi hanno ridisegnato la procedura di accesso nell’area di 37 stalli (la norma ne prevede 29), per contenere gli episodi di sosta non autorizzata e risolvere alcune criticità derivanti da reclami che sono pervenuti alla società di gestione dello scalo. Per un periodo sperimentale di tre mesi, per ottenere l’autorizzazione al parcheggio gratuito riservato ai viaggiatori a ridotta mobilità sarà obbligatoria una comunicazione (a un numero whatsapp e un indirizzo email che sarà comunicato nei prossimi giorni sul sito di Gesap) entro 48 ore dall’inizio della sosta, con indicato: nome e cognome dell’utente; targa e tipologia del veicolo; periodo di sosta. Inoltre, sarà effettuato un controllo incrociato tra la rilevazione delle telecamere in Ztc (zona a traffico controllato) e la documentazione presentata. Nell’area di sosta inoltre è attivo un citofono collegato con la sala Amica, per richiedere assistenza agli operatori.

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