Palermo

Venerdì 10 Maggio 2024

Covid, Gimbe interrompe il report settimanale: «Da dicembre 2022 impatto sempre minore»

Indicatori regionali
Copertura vaccinale quinte dosi
Quinte dosi somministrate
Copertura vaccinale quarte dosi
Quarte dosi somministrate
Popolazione che non ha ricevuto la terza dose di vaccino
Popolazione non vaccinata
Ingressi giornalieri in terapia intensiva
Posti letto occupati da malati covid
Trend ricoverati con sintomi e in terapia intensiva
Tasso di positività ai tamponi
Numero di tamponi settimanale
Nuovi casi
Trend settimanale decessi
Trend settimanale dei nuovi casi

Anche questa settimana nuovi casi covid nettamente in calo, tanto da indurre la fondazione Gimbe, che ogni settimana invia il report per il monitoraggio del coronavirus in Italia, a sospendere l'attività. «In considerazione della progressiva riduzione della circolazione virale da dicembre 2022, dell'impatto sempre minore su ospedalizzazioni e decessi, del sostanziale immobilismo della campagna vaccinale sui richiami e dell'assenza di nuove varianti di preoccupazione - spiega il presidente della Fondazione, Nino Cartabellotta - dopo 3 anni sospendiamo il report settimanale. Confidando di avere reso un servizio utile al Paese, continueremo ad aggiornare i dati della pandemia e della campagna vaccinale sul nostro sito web». Finisce con l'ultimo bollettino di oggi, dunque, il report settimanale della fondazione Gimbe. Come detto, nuovi casi ancora in diminuzione. In Sicilia si registra un miglioramento dell'incidenza per 100 mila abitanti e si evidenzia un -11% dei nuovi casi da covid nella settimana che va dal 10 al 16 marzo. L'unica provincia che va in controtendenza con il resto dell'Isola è Palermo, in cui è stato registrato un lieve aumento rispetto alla settimana precedente: +3,1%. La città con l'incidenza minore è Enna, dove il virus dal 10 al 16 marzo ha colpito il 30,6% in meno rispetto ai sette giorni precedenti. Questo l'elenco dei nuovi casi per 100.000 abitanti dell'ultima settimana nelle altre province siciliane:

Sopra media nazionale i posti letto in area medica (6,2%) e in terapia intensiva (1,5%) occupati da pazienti COVID-19.

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