Porticello si ferma per l'ultimo saluto al ragazzino morto per un malore subito a scuola. Tantissimi abitanti della borgata marinara di Santa Flavia hanno partecipato ai funerali, che si sono celebrati nella chiesa della Madonna del Lume, troppo piccola per accogliere tutti. Ma la chiesetta di Porticello è stata comunque riempita del calore e della commozione della gente anche dall'esterno.
Cristian Miceli aveva 13 anni. Venerdì scorso - 3 marzo - ha accusato un malore mentre si trovava nell’istituto Karol Woytjla ed è stato trasportato all’Ospedale dei Bambini di Palermo, dove è deceduto il giorno dopo. La messa è stata officiata dal parroco, don Vincenzo Buscemi. Accanto alla bara bianca il papà, che non ha smesso un attimo di abbracciare il feretro. Parole di conforto sono state pronunciate da padre Buscemi ai genitori, Marianna e Giuseppe. «Vorrei dire tante cose - ha esordito il parroco - ma potrò solo farfugliare. Il mio cuore sta esplodendo. Faccio fatica a credere in quello che è successo. E la fede non è un anestetico contro il dolore. L’ho conosciuto all’Olivella - ha aggiunto -. Aveva la capacità di approcciarsi a tutti, giovani e anziani. Abbiamo legato subito. Cristian era un piccolo grande uomo. Aveva gli occhi belli. Aveva il volto e gli occhi luminosi. Sapeva di essere amato. Caro Cristian, prendici per mano e conducici nella luce».
La dirigente scolastica Francesca Puleo ha ricordato che Cristian faceva parte dell’orchestra della scuola, ha espresso tutto il dolore della comunità scolastica nei confronti di un ragazzo educato ed amato da tutti. All’uscita la bara è stata accolta da fragoroso applauso e lancio di palloncini bianchi. All’esterno della chiesa è stata sistemata una foto di Cristian sorridente e la scritta «Vola, piccolo angelo».
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